Il pressing dell’Europa sull’Italia è in corso. “E’ noto che diversi esponenti del governo italiani si sono impegnati a rispettare le regole, non rivelerò la conversazione che ho avuto con il ministro Tria, ma siamo fiduciosi che Tria farà esattamente ciò che si è impegnato pubblicamente a fare”. Le parole sono del presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno che usa il guanto di velluto per fare arrivare a destinazione il messaggio per Lega e Movimento 5Stelle, ovvero per i ministri Salvini e Di Maio. “Pensiamo sia molto importante capire che l’Eurozona è composta da 19 democrazie mature – aggiunge – che sanno precisamente ciò che questo significa”. All’interno della zona euro condividiamo responsabilità e seguiamo regole in uno spettro molto ampio di opzioni politiche che ogni Paese può prendere: posso sottolineare che l’aspettativa è che l’Italia seguirà le regole nel prossimo processo di formazione del bilancio”. Non è esplicito come “l’Italia faccia i compiti” del binomio Merkel-Schaeuble ma la sostanza non è molto diversa. Più diplomatico è il presidente della Commissione Valdis Dmbrovskis che ha giudicato “molto positivo” l’incontro con Tria.
Prima di loro l’eurocommissario per gli Affari Economici Pierre Moscovici aveva usato toni severi che non lasciavano spazi a dubbi e facevano capire quali fossero le preoccuazioni di Bruxelles sulla Legge di Bilancio del governo. “L’Italia deve ridurre il deficit strutturale come fanno gli altri paesi della zona euro, ha beneficiato di tutta la flessibilità, noi continuiamo ad avere con l’Italia un dialogo positivo, ma le regole, che non sono stupide perché permettono di ridurre il debito pubblico, sono fatte per tutti”, aveva esordito Moscovici conversando con i giornalisti prima dell’inizio della riunione avvenuta in mattinata.
Il commissario europeo agli affari economici ha rilevato che “se in Italia si vuole investire ci vuole meno debito e piu’ capacità d’investimento, per questo che continuo a chiedere finanze pubbliche serie. Ovviamente sapete che sono contro l’austerità, ma l’austerità è una cosa, l’assenza di serietà è un’altra”. Sulle scelte del governo in relazione al bilancio 23019, Moscovici ha detto: “Voglio credere che il realismo e il pragmatismo si affermeranno: da parte mia, lavoro con spirito costruttivo, positivo, nel dialogo con Tria e sono sempre fiducioso nel grande paese”.
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SALE A 30 MILIARDI IL COSTO DELLA MANOVRA
La riunione dell’eurogruppo è avvenuta proprio a ridosso dell’ultimo vertice di governo sulla legge di Bilancio, giovedì. Secondo le ultime ricostruzioni di stampa, le richieste dei 5 Stelle da un lato e della Lega dall’altro hanno portato il costo della manovra a 30 miliardi ai quali vanno comunque aggiunti i 12,4 miliardi necessari a sterilizzare l’aumento dell’Iva.
Nella riunione avvenuta a Palazzo Chigi giovedì, i 5 Stelle avrebbero strappato al ministro dell’Economia Giovanni Tria 10 miliardi per il reddito di cittadinanza. Meno dei 17 miliardi calcolati dal Movimento ma comunque sufficienti ad avviare la misura di sostegno a partire dal maggio 2019.
Altro capitolo le pensioni di cittadinanza: 2 miliardi il costo stimato per portare le minime da 500 a 780 euro.
Dal canto suo la Lega, nel vertice di Palazzo Chigi, sarebbe riuscita a spuntare quasi circa 8 miliardi per portare avanti la Quota 100 a cui tiene Matteo Salvini per superare la Legge Fornero. La quota 100 è la somma tra l’età anagrafica e gli anni di contributi ma per non rendere troppo onerosa la misura si sarebbe deciso di fissare comunque un’età minima di 64 anni (36 di contributi).
Infine la flat tax per le partite Iva e professionisti: in attesa di una riforma più radicale delle aliquote fiscali, la Lega avrebbe comunque ottenuto la tassa piatta del 15% per aziende e partite Iva sotto i 100 mila euro di fatturato. L’obiettivo di 2 aliquote Irpef del 21 e 31 per cento si sposta dunque verso fine legislatura.
Insomma la manovra ha cambiato forma negli ultimi giorni e cresce col passare delle ore. L’Europa attende i numeri e nell’attesa manda messaggi molto chiari.
MOAVERO A CERNOBBIO
Di manovra italiana e bilancio europeo ha parlato il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi a Cernobbio.
Sulla manovra il ministro si è limitato a dire che i lavori sono in corso e che tutti saranno informati al momento opportuno. Sul Bilancio Ue invece ha precisato che “la Commissione Ue ha presentato prima dell’estate le proposte formali, noi pensiamo che il quadro di bilancio pluriennale dell’Unione europea non sia adeguato alle sfide che l’Ue deve affrontare. Pensiamo che questo bilancio vada rivisto e che si debba lavorare sul modo in cui questo bilancio viene nutrito”. Moavero ha aggiunto che “se si vuole fare una seria politica dell’immigrazione, con una forte azione di sviluppo e investimento nei Paesi di origine dei migranti, occorrono risorse superiori a quelle attualmente previste”.