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Manovra flash in 4 giorni: è record

Ormai lontani i tempi in cui per approvare una manovra economica si discuteva mesi interi e spesso nemmeno erano sufficienti – La cosiddetta “sessione di bilancio” iniziava a ottobre e proseguiva sino a fine anno – Questo l’andamento fino alla “lacrime e sangue” di Amato nel ’92.

Manovra flash in 4 giorni: è record

Solo quattro giorni per approvare la manovra: è record. Se – come è ormai certo – entro stasera anche la Camera darà il via libera, questo iter rapidissimo del Parlamento entrerà negli annali. Quattro giorni esatti: l’inizio della la discussione al Senato martedì in commissione Bilancio (lunedì la commissione si è “limitata” a una serie di audizioni sull’argomento), la conclusione oggi, venerdì, alla Camera.

E per arrivare a una conclusione così rapida la Camera deroga anche a una prassi regolamentare, che prevede uno stop di 24 ore ai lavori d’aula dal momento in cui il Governo pone la questione di fiducia al momento in cui si vota. Sono ormai lontani i tempi in cui per approvare una manovra economica si discuteva mesi interi e spesso nemmeno erano sufficienti. Erano gli anni della Finanziaria, degli assalti alla diligenza, quando la manovra veniva bersagliata dagli emendamenti più disparati e si allargava a dismisura.

La cosiddetta “sessione di bilancio” iniziava a ottobre e proseguiva sino a fine anno, termine entro cui la Finanziaria doveva essere approvare, pena il ricorso all’esercizio provvisorio. E proprio perché la manovra a forza di mendamenti e subemendamenti veniva inzeppata di tutto e di più, all’esercizio provvisorio si è ricorsi a raffica: negli anni dal ’77 all’80 e dall’81 all’88. Un andamento che ha caratterizato praticamente un decennio, sino alla ormai famosa manovra lacrime e sangue del Governo Amato, nel ’92.

Lì la pesantezza e l’urgenza della situazione imposero interventi in tempi rapidi: l’11 luglio fu presentato alla Camera il decreto n.333 per il risanamento della finanza pubblica e nemmeno un mese dopo, il 7 agosto, ricevette il sì definitivo del Senato per la conversione in legge. E’ da quel periodo che le manovre correttive estive – anche queste un rito consolidato – sono poi state approvate nell’arco di 30 giorni a differenza degli usuali sessanta. Ma in quattro giorni proprio mai.

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