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Manovra, bonus assunzioni: sconto alle imprese di 4000 euro

Il bonus assunzioni in arrivo con la nuova legge di Bilancio non sarà un vero taglio del cuneo fiscale. Secondo alcune anticipazioni di Repubblica, lo sconto sui contributi sarà concesso soltanto alle imprese, mentre i lavoratori continueranno a versare il 9% e dunque non vedranno crescere il proprio stipendio mensile.

Nel dettaglio, il progetto prevede il dimezzamento dei contributi (dal 24 al 12 percento) in favore delle aziende che assumono giovani a tempo indeterminato. Il limite di età dei lavoratori interessati dovrebbe essere fra i 29 e i 32 anni. Il sole 24 ore parla anche di un tetto allo sgravio che potrebbe salire dai finora ipotizzati 3.250 euro fino a 4mila.

Lo sgravio durerà tre anni ma potrebbe essere strutturale. In altri termini, dal 2018 in poi – per sempre – le aziende avranno diritto a una decontribuzione triennale sulle assunzioni stabili dei giovani. Costo della misura: un miliardo il primo anno e 3 a regime (cioè dal terzo anno).

Il vero e proprio taglio del cuneo fiscale arriverà nel 2019-2020. Non si tratta di una semplice promessa: la norma sarà inserita nella manovra del 2018 per poi scattare automaticamente l’anno successivo. 

In questo caso non saranno previsti limiti di età, ma la decontribuzione sarà molto meno generosa: appena 4 punti, di cui 2 a favore dell’impresa e 2 a favore del lavoratore, che quindi vedrà crescere la propria busta paga, anche se di poco.

Il costo di questa misura è alto: 5 miliardi l’anno. Un contributo decisivo potrebbe arrivare dall’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche tra privati, che dovrebbe garantire un buon recupero di evasione Iva.

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