Incentivi ad assumere gli ex stagisti, sgravi per il Sud, potenziamento di Garanzia Giovani e sconto contributivo per gli autonomi. Sono questi i quattro capitoli che dovrebbero comporre il pacchetto lavoro nella nuova legge di Stabilità. Come scrive oggi La Repubblica, il Governo intende lanciare un piano per l’occupazione che bilanci le misure sulle pensioni, in modo da favorire la staffetta generazionale.
1) DECONTRIBUZIONE PER CHI ASSUME GLI EX STAGISTI
Il primo intervento riguarderà due categorie:
– i ragazzi che hanno preso parte all’alternanza scuola-lavoro, ovvero il programma sperimentale creato dalla Buona Scuola che prevede 400 ore di stage in azienda per gli studenti del quarto e quinto anno degli istituti tecnici e 200 ore per i liceali;
– gli studenti che hanno usufruito dell’apprendistato di alta formazione e ricerca, cioè l’equivalente dell’alternanza per gli universitari.
Dal 2017, alle aziende che assumeranno con contratto a tempo indeterminato un ex stagista entro sei mesi dal conseguimento del diploma o della laurea il Governo intende garantire una decontribuzione piena per tre anni fino a un massimo di 8.060 euro l’anno.
Sarebbe perciò una riedizione su scala ridotta degli sgravi al 100% che nel 2015 avevano fatto volare i contratti di apprendistato. Sgravi poi ridotti al 40% quest’anno, con effetti minori sulle assunzioni e conseguente risalita dei contratti a tempo determinato e dei voucher. Chi doveva assumere o stabilizzare i precari l’ha fatto e ormai la misura non funziona più, perciò il governo pensa d’interromperla quest’anno, spostando appunto l’obiettivo su neodiplomati e neolaureati.
Il problema è capire quanti sarebbero i potenziali beneficiari di questo nuovo intervento. L’anno scorso 720mila studenti hanno preso parte all’alternanza scuola lavoro e le previsioni parlano di 1,1 milioni nel 2016 e 1,5 milioni nel 2017-2018, quando il programma diventerà obbligatorio per tutti. Nessuno sa invece quanti siano al momento gli universitari impegnati in tirocini.
Altre perplessità riguardano le risorse disponibili per questa misura: si parla di soli 50 milioni per il primo anno.
2) SGRAVI PER IL SUD
In realtà gli sgravi contributivi in vigore quest’anno (cioè ridotti al 40%) non dovrebbero scomparire del tutto. Il governo pensa di mantenerli, ma soltanto per le aziende che assumono al Sud e soltanto per le categorie stabilite dalle regole Ue (anche perché la misura andrà finanziata con fondi comunitari), ovvero giovani fino a 29 anni oppure privi di diploma, disoccupati da oltre sei mesi e over 50.
3) GARANZIA GIOVANI
Il potenziamento di Garanzia Giovani dovrebbe avvenire con un superbonus, finanziato anche in questo caso con fondi europei.
4) SCONTO PER I LAVORATORI AUTONOMI
Potrebbe arrivare anche una misura in favore dei lavoratori autonomi in gestione separata e non iscritti ad albi professionali. Si tratterebbe di uno sconto di tre punti di contributi previdenziali, dal 27 al 24% (che però diventa 25,5% perché aumentano i contributi per malattia e maternità).