Dopo un vertice durato oltre tre ore e finito a notte fonda, le parti si sono aggiornate senza un accordo definitivo. A scatenare il caos è stata la proposta lanciata domenica pomeriggio dal renziano Marattin, che ha chiesto la cancellazione di quota 100, definita “la misura più ingiusta degli ultimi 25 anni, che spende risorse ingente a carico dei giovani lavoratori”. Parole rilanciate poi anche da Matteo Renzi e ribadite durante il vertice di governo dal ministro Teresa Bellanova.
Quota 100 è stata l’anno scorso la misura bandiera della Lega, ma anche il Movimento 5 Stelle ha sostenuto l’intervento, per cui oggi non può accettare di eliminarlo con un colpo di spugna. I grillini hanno risposto prima con la ministra del Lavoro Catalfo, che ha escluso modifiche, poi hanno addirittura minacciato di non presentarsi alla riunione notturna.
“Non sarò io a creare nuovi esodati”, ha detto Luigi Di Maio, che a Palazzo Chigi effettivamente non è andato, ma perché oggi deve presenziare al vertice dei ministri degli Esteri europei sull’attacco della Turchia contro i curdi in Siria.
Alla riunione notturna, oltre al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, hanno partecipato i capi delegazione – Franceschini, Speranza, Bellanova – insieme ai viceministri Laura Castelli e Antonio Misiani, ai sottosegretari Guerra e Marattin e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fraccaro.
Lo schema della manovra deve essere chiuso oggi e inviato alla Commissione europea entro domani. L’approdo in Parlamento è previsto entro il 20 ottobre. Per questo la lite su quota 100 ha creato diverse difficoltà.
Il testo non è ancora chiuso pare che sul versante delle coperture manchino ancora 2-3 miliardi. Questa notte, tra le novità da portare in Consiglio dei ministri oggi, si è parlato anche di aumentare da 2,6 a 3 miliardi i fondi per il taglio al cuneo fiscale e dell’ingresso in manovra di un fondo che apra il percorso verso l’assegno unico per i figli. Fonti della maggioranza confermano un’intesa anche sul superticket e su un nuovo prelievo sui giochi d’azzardo per portare nella legge di bilancio circa 400 milioni. Non è escluso nemmeno un nuovo aumento del prezzo delle sigarette.
Intanto, il ministro dell’Istruzione Fioramonti è tornato alla carica con l’aumento dell’Iva su alcuni prodotti, dalle merendine ad alcune bevande, passando per i voli aerei. Nel corso della riunione notturna non si sarebbe invece discusso del carcere agli evasori.