Giornata lunga oggi ad Arcore, ma i risultati stavolta ci sono. Dopo un vertice durato oltre sette ore, il Governo ha raggiunto un’intesa sulle modifiche da apportare al testo della manovra bis approvata per decreto lo scorso 12 agosto. Il contributo di solidarietà scompare per i normali cittadini e resta in vigore per i parlamentari (al suo posto nuove misure anti evasione e tagli alle agevolazioni per le cooperative), mentre i tagli agli Enti locali vengono ridotti di due miliardi. Le Province saranno abolite attraverso una legge costituzionale che prevederà anche il dimezzamento del numero dei parlamentari. Quanto alle pensioni, la modifica è tremontiana: gli assegni di anzianità saranno attribuiti in base agli “anni effettivi di lavoro”, senza più tenere conto degli anni spesi all’università o nel servizio militare, che tuttavia continueranno a pesare sull’ammontare finale dei trattamenti. Nessun intervento, infine, sull’Iva.
Questi i punti fondamentali dell’accordo raggiunto al termine del vertice fiume che si è svolto oggi nella residenza privata del Presidente del Consiglio fra le 11 di mattina e le 18 e 30 di stasera. Oltre al premier Silvio Berlusconi e al leader della Lega Umberto Bossi, hanno partecipato all’incontro anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il ministro dell’Interno Roberto Maroni e il neo segretario del Pdl Angelino Alfano. Il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto oggi alle 20. Da domattina inizia un percorso a tappe forzate nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato. Ecco i punti fondamentali sul tavolo.
Il comunicato del Governo