Condividi

Manovra 2025, Giorgetti presenta le misure: dal bonus bebè alla casa al fisco e canone Rai, ecco cosa cambia e cosa no

Il ministro dell’Economia ha annunciato che il taglio del cuneo fiscale e le aliquote Irpef su tre scaglioni diventano strutturali. I congedi parentali all’80% salgono a tre mesi e, per il catasto, ha affermato: “Nessuna novità, applichiamo le regole”

Manovra 2025, Giorgetti presenta le misure: dal bonus bebè alla casa al fisco e canone Rai, ecco cosa cambia e cosa no

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha presentato in conferenza stampa, il giorno dopo il via libera del Consiglio dei ministri alla Manovra 2025, un pacchetto di interventi del valore di 30 miliardi di euro lordi. “Abbiamo raggiunto e definito un accordo con la Commissione Ue per l’estensione a sette anni del piano di risanamento”, ha affermato il ministro, sottolineando l’obiettivo della manovra: garantire la sostenibilità fiscale dell’Italia. Questo è tutto previsto nel Documento programmatico di bilancio (Dpb) recentemente inviato a Bruxelles. Il documento prevede un calo del rapporto deficit/Pil dal 3,8% del 2023 al 3,3% nel 2025. Tuttavia, il piano strutturale di bilancio a medio termine (Psb) non è ancora stato pubblicato dall’Unione europea.

Taglio del cuneo fiscale e aliquote Irpef: ecco cosa cambia

Giorgetti ha confermato il taglio del cuneo fiscale, sottolineando: “Non solo confermiamo il cuneo fiscale e contributivo, ma faremo in modo che ci siano benefici anche per i redditi oltre 35mila euro, fino a 40mila. Inoltre, altre classi di reddito beneficeranno delle misure. Ci concentreremo in particolare sui redditi medio-bassi, che vedranno un miglioramento rispetto al passato, e non ci saranno nuove tasse”. La gestione “prudente” della finanza pubblica ha “creato spazi finanziari di bilancio per rendere strutturali delle misure come il taglio del cuneo che tanti ritenevano una tantum e invece diventano realtà. Circa 18 miliardi, ben oltre l’ammontare delle risorse per il cuneo contributivo, derivano da questo tipo di atteggiamento. Rispetto alle critiche che non combattiamo l’evasione fiscale, la combattiamo con i fatti e non con i proclami”, ha chiarito il ministro.

Per quanto riguarda l’Irpef, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha annunciato la stabilizzazione delle aliquote al 23%, 35% e 43%, ma ha anche sottolineato che se ci saranno risorse aggiuntive derivanti dal concordato fiscale, sarà possibile intervenire ulteriormente sul secondo scaglione, riducendo l’aliquota al 35% per agevolare il ceto medio. “Se qualcuno ha pensato che ci sia qualcosa a copertura dal concordato preventivo, si sbaglia, c’è zero, e qualsiasi entrata in più sarà utilizzata per un’ulteriore riduzione fiscale”, ha sottolineato Giorgetti.

Sgravi fiscali per assunzioni e fringe benefit

Il viceministro Leo ha poi confermato gli sgravi fiscali per chi assume a tempo indeterminato, con la deduzione del costo del lavoro che sale dal 20% al 30% per alcune categorie. L’effetto sarà crescente, poiché la misura non verrà applicata solo per un anno, ma per l’intero triennio.

Confermata anche la detassazione per il triennio dei premi di risultato, che passerà dal 10% al 5%. È stato anche annunciato l’aumento della soglia di non imponibilità dei fringe benefit ai dipendenti a mille euro, con un incremento a duemila euro per chi ha figli a carico.

Il governo prevede di ottenere un gettito di oltre 1 miliardo di euro dalla revisione delle agevolazioni fiscali, con tetti di spesa modulati in base al numero di figli e alle fasce di reddito. La revisione riguarderà anche le detrazioni per spese mediche, interessi passivi e ristrutturazioni.

Congedi parentali, bonus bebè e sconti per l’asilo

Un punto fondamentale di questa Manovra, ha spiegato Giorgetti, è l’aiuto alle famiglie: “C’è un miglioramento di alcuni istituti dell’anno scorso come i congedi parentali all’80% che passano da due a tre mesi”. Ci sarà dunque “un’attenzione particolare alla famiglia con un nuovo sistema di calcolo che favorisca le famiglie numerose, chiamiamolo quoziente familiare”, ha aggiunto.

Tra le novità spicca la “Carta per i nuovi nati”, che offre mille euro ai genitori con un Isee fino a 40mila euro, per aiutarli con le spese iniziali.

Inoltre, è previsto un potenziamento del bonus per la frequenza degli asili nido. I versamenti dell’assegno unico universale non saranno più inclusi nel calcolo dell’Isee. Infine, viene rifinanziata con 500 milioni di euro la carta “Dedicata a te”, destinata ai nuclei familiari con redditi Isee sotto i 15mila euro.

Pensioni: incentivi per chi resta

Per quanto riguarda le pensioni, il ministro ha introdotto un “innovativo meccanismo di incentivazione alla permanenza in servizio su base volontaria”, con un “incentivo significativo sul fronte fiscale”. Le misure esistenti, come Quota 103, Ape sociale e Opzione donna, sono state prorogate per il 2025. Giorgetti ha poi annunciato la piena rivalutazione delle pensioni, comprese quelle minime, specificando che il meccanismo di sterilizzazione non sarà più applicato.

Interventi su banche e assicurazioni: tasse, contributo o sacrificio?

Un altro punto importante riguarda gli interventi su banche e assicurazioni, che Giorgetti ha definito come “sacrificio“. “Ringrazio vivamente le banche e le assicurazioni. Ringrazio i ministeri che hanno contribuito a mettere in piedi tutte queste misure”, ha affermato, “con un contributo in termini di taglio, molti la chiamano spending review, chiamatela come volete, è una riduzione media del 5% delle spese correnti dell’amministrazione dello Stato”. “Qualcuno lo chiama extraprofitto, qualcun altro contributo. Io lo chiamo sacrificio”, ha dichiarato. Il ministro ha risposto alle “preoccupazioni” espresse dall’Abi, sottolineando che tale misura era prevista e accettata dai mercati, anche se probabilmente meno apprezzata dalle banche rispetto ad altre categorie di lavoratori.

L’accordo raggiunto con il settore bancario e assicurativo porterà a un contributo complessivo di 3,5 miliardi, che sarà utilizzato per sostenere la manovra. Ma come funzionerà? Il viceministro Leo ha specificato che le banche vedranno congelate per due anni (2025 e 2026) le deduzioni delle imposte differite attive (Dta), che altrimenti consentirebbero una deduzione nel corso del tempo, e la sospensione della deduzione delle stock option. Questo intervento si affianca all’introduzione di una nuova modalità di applicazione dell’imposta di bollo per le assicurazioni, che sarà pagata annualmente anziché alla scadenza della polizza, con un impatto stimato di circa un miliardo di euro sul 2025.

Per quanto riguarda il capitolo sanità “è l’unico della Manovra che non verrà ritoccato”, e “la spesa resterà invariata rispetto al Pil”, aggiunge Giorgetti nella conferenza stampa sulla manovra.

Regole di “buona finanza” per enti pubblici

Un’importante novità riguarda l’introduzione di un tetto ai compensi degli organi di vertice di enti e fondazioni che ricevono contributi dallo Stato. Giorgetti ha spiegato che queste entità “saranno chiamate a rispettare alcune regole fondamentali di buona finanza”, fissando il tetto ai compensi all’indennità del presidente del Consiglio.

Chiarimenti sulle accise e sul catasto. Canone Rai invariato

Riguardo alla questione del catasto, Giorgetti ha chiarito: “Non è contenuta nella legge di bilancio: c’è già nell’ordinamento ed è uno degli impegni assunti nel piano strutturale di bilancio. Non si tratta di un aggiornamento delle rendite catastali’, ma banalmente di quello che già normalmente è previsto per tutti noi. Chi ha usufruito del Superbonus deve fare l’aggiornamento delle mappe catastali; per chi non ha mai dichiarato la casa andremo con gli strumenti a disposizione a vedere se esiste o non esiste”.

Sulla questione delle accise, Giorgetti ha chiarito che il tema “non è contenuto nella legge di bilancio: nessuna stangata, è un impegno europeo e sarà gestito” in Parlamento “attraverso il decreto legislativo” in materia.

Infine, tra le altre misure, Giorgetti ha confermato che il canone Rai per il 2024 resterà invariato rispetto all’anno scorso, mantenendo il taglio da 90 a 70 euro.

Misure fiscali su plusvalenze e web tax

Il viceministro Leo ha annunciato l’aumento della ritenuta sulle plusvalenze da bitcoin dal 26% al 42%. Inoltre, Giorgetti ha accennato alla possibilità di introdurre una flat tax, collegandola a un buon esito del concordato fiscale. Tuttavia, ha evidenziato che un aumento della soglia della flat tax oltre 85mila euro solleva problemi di compatibilità con l’Iva a livello comunitario, che il governo sta attualmente studiando.

Inoltre, ci saranno modifiche alla web tax, con l’eliminazione delle soglie sui ricavi, rendendo più incisiva la tassazione sulle attività digitali generate in Italia.

Bonus edilizi, detrazioni al 50% per il 2025 (solo per la prima casa)

Per quanto riguarda il settore immobili e ristrutturazioni, il viceministro dell’Economia ha annunciato che “prevediamo una detrazione del 50% sulla prima casa e resta il 36% per le seconde case”. Il governo ha inoltre deciso di prorogare il bonus fiscale per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici al 50%.

Manovra: quali sono i prossimi passi?

Giorgetti ha confermato che il Documento programmatico di bilancio sarà presentato in Parlamento nei termini previsti dalla legge, chiarendo: “Il 20 è domenica, penso che si procederà lunedì 21“. Inoltre, lunedì prossimo si terrà una nuova conferenza stampa con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per approfondire i dettagli della legge di Bilancio.

L’esame del disegno di legge inizierà dalla Camera dei deputati, dove saranno possibili modifiche al testo. La Commissione europea fornirà un primo parere sulla legge di Bilancio entro il 30 novembre, un momento cruciale per valutare come le misure proposte siano accolte a livello europeo. Infine, il termine per l’approvazione definitiva della manovra da parte del Parlamento è fissato al 31 dicembre. Se non dovesse essere rispettato, si attiverebbe l’esercizio provvisorio.

Commenta