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Manovra 2024: 3mila euro di sgravi per le mamme, aumenta il prezzo delle sigarette, ecco le novità della bozza Ddl

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Novantuno articoli suddivisi in circa 100 pagine. Questa la mole della bozza della Manovra approvata la settimana scorsa dal Governo e che arriverà in Parlamento entro la fine della settimana in corso.

Il documento contiene tutte le misure annunciate, specificandone i contorni, e qualche novità: dalla cedolare secca al 26% per gli affitti brevi all’Iva che torna al 10% sugli assorbenti e sui prodotti per l’infanzia fino allo sgravio di 3mila euro per le mamme senza limiti di reddito e alla spending review per i comuni. L’ammontare del “tesoretto” a disposizione per le modifiche parlamentari è pari a 200 milioni sui 24 miliardi della Manovra 2024

Il taglio del cuneo 

Confermata la proroga del taglio al cuneo fiscale fino al 31 dicembre 2024. Poi si vedrà. Per i redditi fino a 25mila euro la sforbiciata vale 7 punti, che diventano 6 per chi guadagna fino a 35mila euro. La decontribuzione riguarderà in totale 13,8 milioni di dipendenti, per un costo complessivo di 10 miliardi.

Nella bozza il taglio al cuneo è seguito, all’interno dello stesso capitolo, dalla detassazione dei premi di produttività al 5%, dai fringe benefit a mille euro per tutti i dipendenti e a 2mila per quelli con figli a carico e dalla riduzione del canone Rai, che nel 2024 scenderà da 90 a 70 euro. 

Pensioni

Benché non ci siano rivoluzioni, quello sulle pensioni è uno dei capitoli più corposi. Nel 2024 il governo interverrà sull’indicizzazione delle pensioni. Per il 2023 le sei fasce di rivalutazione sono al 100, all’85, al 53, al 47, al 37, al 32. Nel 2024 diventeranno: 100, 90, 53, 47, 37, 22. Parlando in parole povere: la seconda fascia, quella tra 4 e 5 volte il minimo (2.100-2.600 euro), ottiene un 5%, mentre l’ultima fascia, oltre 10 volte il minimo (sopra 5.200 euro), perde il 10% di rivalutazione. Come anticipato viene introdotta quota 104 che consentirà di andare in pensione a 63 anni con 31 di contributi, ma gli anni di contributi precedenti al 1996 subiranno una decurtazione. Le donne potranno andare in pensione con la nuova Opzione donna con 35 anni di contributi e 61 anni d’età che scendono a 60 con 1 figlio e 59 con più figli. Cambia il requisito dell’età per andare in pensione con l’Ape sociale: da 63 anni a 63 anni e 5 mesi. Infine, speranza di vita applicata al requisito per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e uno in meno per le donne), tornerà ad essere applicata dal 31 dicembre 2024 anziché dal 31 dicembre 2026.

Per i lavoratori che hanno cominciato a versare contributi dal 1996 e sono dunque nel sistema contributivo premio l’importo minimo maturato necessario per poter accedere alla pensione tre anni prima dell’età di vecchiaia diventa più alto: a fronte di almeno 20 anni di contributi versati si va da 2,8 a 3,3 volte l’assegno sociale (da 1.409 euro a 1.660). 

Cedolare secca: per gli affitti brevi sale al 26%

L’aliquota del cedolare secca salirà dal 21 al 26% per gli affitti brevi, vale a dire i per i contratti d’affitto di immobili a uso privato per un periodo non superiore a 30 giorni. Sul turismo ci sono 81 milioni per la detassazione del lavoro notturno e festivo (dal 1° gennaio al 30 giugno 2024) per lavoratori con reddito fino a 40mila euro.

Sgravio alle mamme fino a 3.000 euro senza tetto al reddito 

Per le mamme è previsto uno sgravio contributivo fino al 100% entro un massimo di 3mila euro annui e senza limiti di reddito. Escluse dalla misura le lavoratrici domestiche. Lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo, con tre lo sconto si arriva fino ai 18 anni del figlio più piccolo.

Bonus nido e altre misure per le famiglie

Per i secondi figli nati dal 1° gennaio 2024 in famiglie che hanno già un figlio sotto i 10 anni e un Isee fino a 40.000 mila è previsto un aumento del bonus per pagare gli asili nido pubblici e privati. La legge di Bilancio stabilisce infatti un incremento del bonus pari a 600 euro per chi ha un Isee fino a 25mila euro e di 1.100 euro per chi ha un Isee tra 25 e 40mila, portando il totale a 3.600 euro. 

Nello stesso capitolo ci sono anche un mese in più di congedo parentale, l’esclusione dei Btp dal calcolo dell’Isee e l’incremento di 6 milioni del Fondo per il reddito di libertà per le donne vittima di Violenza.

Assorbenti e prodotti per l’infanzia: l’Iva torna al 10%

Lo scorso anno la riduzione dell’Iva al 5% per prodotti per l’Infanzia e assorbenti fece notizia. Una misura di sinistra varata da un governo di destra. Ma è durata poco: la bozza prevede infatti che latte in polvere e preparazioni per l’alimentazione dei bimbi, ma anche assorbenti, tamponi e coppette mestruali, passino tra i prodotti soggetti all’Iva al 10%. Confermato il congelamento per altri sei mesi, fino a fine giugno, di plastic e sugar tax

Pubblica amministrazione e Sanità

Per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro della Pa ci saranno a disposizione 3 miliardi che potranno essere utilizzati per gli anticipi. A questi vanno aggiunti i 3 miliardi per il personale della sanità (2,3 per i rinnovi contrattuali e 700 milioni per la defiscalizzazione degli straordinari). Sempre nella bozza, per la Sanità si preannunciano 4 miliardi in più per il 2025 e 4,2 in più per il 2026. Si tratta di incrementi ma, come ormai noto, il rapporto tra spesa sanitaria e Pil è destinato a scendere. I soldi dovranno essere quasi totalmente impiegati per l’abbattimento delle liste d’attesa. 

Obbligo di polizza entro il 2024 contro i danni per catastrofe

La Manovra stabilisce l’introduzione a carico delle imprese dell’obbligo di stipulare entro il 2024 polizze contro i danno catastrofali. Sono previsti incentivi pubblici. Chi non la stipula rischia multa fino a un milione. Previste anche garanzie Sace per fare da riassicurazione su queste polizze nei confronti delle assicurazioni. È introdotto anche il fondo di garanzia obbligatoria per le assicurazioni vita: è come il fondo per le crisi bancarie.

Sigarette e tabacco riscaldato più cari dal 2024 

Stabiliti dei rincari su accise e aliquote che pesano sulle sigarette e che faranno lievitare i prezzi. Secondo le stime, nel 2024 il costo di un pacchetto potrebbe salire di 10-12 centesimi, mentre quello del tabacco trinciato di 30 centesimi a busta. Anche per il tabacco riscaldato l’aumento potrebbe essere di circa 10 centesimi, mentre per le sigarette elettroniche  la diminuzione dell’imposta decisa lo scorso anno viene invece prolungata fino a fine del 2024 e salirà di un punto percentuale all’anno, sia per i liquidi con nicotina sia per quelli senza nicotina, nel 2025 e nel 2026.

Le altre misure

La Manovra rifinanzia con 600 milioni di euro la carta “Dedicata a te” destinata alle famiglie con Isee fino a 15 mila euro e almeno tre componenti. Previsto un aumento di 282 milioni del Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa. Il bonus elettrico sarà valido anche da gennaio a marzo del 2024, grazie a uno stanziamento di 400 milioni.

Arrivano poi ulteriori fondi per il Giubileo 2025: 75 milioni nel 2024, 305 milioni nel 2025 e 8 milioni nel 2026. I Comuni capoluogo, le unioni di Comuni e le città d’arte e turistiche nell’anno giubilare potranno alzare l’imposta di soggiorno per chi alloggia nelle strutture ricettive fino a 2 euro per ogni notte di soggiorno.

Per prorogare il coinvolgimento di 6mila unità delle Forze armate nell’operazione Strade sicure fino al 31 dicembre 2024, sono stanziati 190,9 milioni, mentre 34,1 milioni serviranno Per rafforzare i dispositivi di controllo e sicurezza nelle stazioni principali.

All’accoglienza dei migranti ucraini oltre ai 46,8 milioni già stanziati, si aggiungerà un fondo ad hoc da 200 milioni per il 2024, 300 per il 2025 e 200 per il 2026.

Arriva poi un nuovo taglio per gli enti locali per dovranno contribuire alla spending review richiesta ai ministeri: le Regioni dovranno tagliare 350 milioni l’anno (escluse le voci diritti sociali e salute), i Comuni dovranno ridurre le spese di 200 milioni l’anno, le Province di 50.

Prevista infine anche la riforma delle garanzie Sace per consentire a fondi anche esteri di investire nelle infrastrutture e per il Green. Sace può assumere impegni fino a 60 miliardi, la copertura per il 2024 è di 3 miliardi. Queste garanzie in vigore fino al 2029.

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Categories: Economia e Imprese

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  • La cedolare secca, che aveva in qualche modo ridotto gli affitti in nero, ora passata al 26%, praticamente diventando molto meno secca, darà prevedibilmente luogo a un mare di affitti in nero diventando molto più conveniente correre il rischio.