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Manovra 2022, lo schema a Bruxelles: ecco i punti principali

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Riforma del reddito di cittadinanza e degli altri ammortizzatori sociali, prima riduzione dell’Irpef, taglio del cuneo fiscale, nuova flessibilità in uscita sulle pensioni e proroga del superbonus 110%. Dovrebbero esser questi i capitoli fondamentali della prima legge di bilancio targata Mario Draghi. Oggi il governo spedisce alla Commissione europea il Documento programmatico di bilancio, ossia lo schema della manovra 2022. Un pacchetto d’interventi che, nelle intenzioni del Premier, dovrebbe valere intorno ai 25 miliardi di euro, concentrandosi su crescita e protezione sociale. In teoria, la finanziaria vera e propria dovrebbe essere approvata entro mercoledì, ma tutto lascia presagire che ci sarà uno slittamento, visto che la scadenza del 20 ottobre non è perentoria.

REDDITO DI CITTADINANZA

Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, la priorità rimane la rifondazione dei centri per l’impiego. Si tratta di un’impresa titanica e vagheggiata da più legislature, ma comunque indispensabile per rilanciare le politiche attive per il lavoro, fin qui fallimentari.

L’altro grande obiettivo è ridurre il numero di persone che ricevono l’assegno abusivamente perché lavorano in nero. Si punta quindi a migliorare i controlli, che oggi avvengono ex post, a campione, e sono affidati completamente all’Inps.

C’è poi l’idea d’introdurre una forma di “décalage”, ossia di far scendere l’importo dell’assegno dopo un determinato lasso di tempo, in modo da incentivare le persone ad accettare anche quei lavori che oggi rifiutano.

Infine, occorre fare in modo che il reddito dia maggiore sostegno alle famiglie numerose e agli stranieri, che al momento devono rispettare il requisito di essere residenti in Italia da ben 10 anni.

ALTRI AMMORTIZZATORI SOCIALI

In tutto, la riforma degli ammortizzatori sociali potrebbe costare fino a 6 miliardi di euro, nel caso in cui si estenda la Cig alle imprese sotto i 5 dipendenti. Si discute anche di un possibile rafforzamento della Naspi e dell’estensione del contratto di espansione.

FISCO: NELLA MANOVRA 2022 POSSIBILE ANTICIPO DEL TAGLIO ALL’IRPEF

Al taglio del cuneo fiscale potrebbero essere riservati fino a 8-9 miliardi per liberare risorse per gli investimenti aziendali e favorire la ripresa dei consumi interni. È questo l’unico capitolo su cui una convergenza fra tutti i partiti sembra possibile.

Non è da escludere che il governo decida di anticipare in manovra alcuni interventi previsti dalla delega fiscale, ad esempio un primo taglio dell’Irpef (chiesto da Lega, Forza Italia e Italia Viva).

PENSIONI

La legge di bilancio non conterrà una vera e propria riforma delle pensioni, ma un intervento per attenuare lo “scalone” per la fine di Quota 100. Le opzioni sul tavolo sono diverse: dal rafforzamento dell’Ape Sociale all’ampliamento delle categorie di lavori usuranti.

SUPERBONUS 110%

Quanto al Superbonus 110% (che comprende ecobonus 110% e sismabonus), si va verso una proroga a tutto il 2023. Inoltre, potrebbero essere estesi anche altri incentivi, dal bonus per ristrutturare gli immobili a quello energetico.

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