Manca solo l’ufficialità ma in Inghilterra ne sono ormai sicuri. Il Manchester United è stato venduto dalla famiglia Glazer per oltre 6 miliardi di dollari (circa 7 miliardi di euro) allo sceicco Jassim bin Hamad Al Thani, figlio della famiglia reale del Qatar, già proprietaria del Paris Saint-German (PSG) in Francia.
Secondo quanto riportato da Reuters, il club inglese sta trattando ormai in esclusiva con il consorzio guidato dallo sceicco che avrebbe superato l’offerta dell’ultimo avversario rimasto il miliardario britannico Jim Ratcliffe, fondatore di Ineos. I Glazer preferirebbero l’offerta araba poiché quella di Ratcliffe prevederebbe ancora la loro partecipazione nel club. Gli sceicchi, invece, chiedono il 100% delle azioni del club, oltre a metter sul piatto un fondo di un miliardo per il miglioramento delle infrastrutture.
Durante il periodo di esclusività, il Manchester United non potrà negoziare con nessun altro offerente diverso dallo sceicco Jassim. Non è dato sapere quanto durerà questo periodo.
Cessione record per i Glazer
L’eventuale conclusione dell’accordo rappresenterebbe una delle acquisizioni più grandi nella storia dello sport e consentirebbe alla famiglia Glazer di ottenere una considerevole plusvalenza di quasi 5 miliardi di sterline dalla vendita del club. La miliardaria famiglia americana che ha fatto fortuna nell’immobiliare, nella vendita al dettaglio e nelle cure sanitarie acquisì, infatti, il club per 790 milioni di sterline (1,5 miliardi di dollari) nel 2005. I Glazer hanno iniziato ad acquistare le prime azioni del Manchester United, pari a poco meno del 3%, nel marzo 2003. Hanno continuato ad aumentare la loro partecipazione in modo progressivo, prima di completare l’acquisizione del club attraverso un’operazione di leveraged buyout nel giugno 2005. Attualmente sono i proprietari anche della squadra di football americano Tampa Bay Buccaneers.
A Manchester comandano gli arabi
Se l’acquisizione si concretizzasse, gli arabi avranno il controllo di entrambi i club di Manchester. Il City, infatti, fresco vincitore della Champions League 2023, appartiene allo sceicco degli Emirati Arabi Mansur bin Zayd Al Nahyan dal 2008. Sono diverse le nazioni del Medio Oriente hanno fatto enormi investimenti nello sport. Il Qatar ha ospitato l’evento principale del calcio, la Coppa del Mondo, nel 2022, mentre la Qatar Sport Investments (QSI), di proprietà statale, possiede il club di Ligue 1 Paris St Germain. Anche la famiglia reale dell’Arabia Saudita è sbarcata lo scorso anno in Premier League acquistando il Newcastle, tramite il Public Investment Fund (PIF) per una cifra che si aggirerebbe intorno ai 360 milioni di euro. Un segno dell’enorme espansione che il mondo arabo sta effettuando nel calcio in questi ultimi anni.
Il titolo sale in Borsa
Le voci e le indiscrezioni riguardanti la possibile acquisizione del Manchester United da parte del consorzio qatariota hanno fatto impennare il valore delle azioni del club in borsa. Le azioni del club nella giornata di giovedì erano salite fino al 15% alla notizia e hanno chiuso le negoziazioni a New York in rialzo del 6,8% a 24,81 dollari. Secondo Deloitte, il Manchester United è attualmente considerato il quarto club più ricco al mondo.
Stagione sportiva in chiaroscuro
A livello calcistico la stagione dello United è stata in chiaroscuro, condizionata anche dall’addio di Cristiano Ronaldo nel mercato invernale. È vero che i Red Devils, sotto la guida di Erik ten Hag sono tornati a vincere un trofeo alzando la Coppa di Lega e hanno centrato il terzo posto (che vuol dire Champions) ma quest’anno hanno dovuto fare soprattutto i conti con i successi dell’altra metà cittadina del Manchester City che ha trionfato in uno storico Treble in Premier League, Champions League e FA Cup, venendo anche sconfitto in finale dai rivali. Treble che era riuscito allo United ai tempi di David Beckham nel 1999.
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