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Maltempo, Nord Italia in tilt tra alluvioni e frane

Photo by Eugene Triguba on Unsplash

Il maltempo colpisce l’Italia nel primo weekend di ottobre e al Nord è un vero disastro. Il bilancio, nelle prime ore del pomeriggio, conta due vittime – un giovane dato per disperso e poi ritrovato in Piemonte a Borgosesia e un vigile del fuoco in Valle d’Aosta – e 22 dispersi. Crollo di una palazzina a Limone in Piemonte, crollo di un ponte – riaperto e inaugurato poco prima con tanto di diretta Facebook – sul Sesia, piogge torrenziali e vere e proprie alluvioni, fiumi esondati, frane, acqua potabile difficile da trovare nel biellese, allerta rossa in Piemonte, Lombardia e Liguria: non si contano più gli interventi a sostegno delle popolazioni colpite mentre si alternano le allerte rosse e arancioni un po’ ovunque. I dispersi, secondo gli ultimi dati della prefettura, sono concentrati nelle aree di Cuneo, Vercelli e Biella.

Ora preoccupa il livello del Po in Piemonte: il livello si è alzato di 3 metri nelle ultime 24 ore.

A Venezia è stata alzata per la prima volta la barriera del Mose per evitare che l’acqua alta invadesse la città e il bilancio è positivo: la marea è calata e piazza San Marco è rimasta asciutta.

PIEMONTE

Resta critica la situazione in Piemonte a causa delle piogge record delle ultime ore. Un uomo risulta disperso tra Italia e Francia, dove la provincia di Cuneo confina con la Val Roja. Gravi i danni causati a Limone Piemonte (Cuneo) dall’esondazione del torrente Vermegnano. La località turistica è isolata in seguito alla chiusura della statale da Vernante. A Garessio e Ceva è esondato il Tanaro, che a Ormea ha battuto i valori dell’alluvione del 1994 e del 2016, prima di rientrare sotto i livelli di pericolo.

Alluvione a Borgosesia, nel Vercellese, dove l’onda di piena da record del Sesia, che ha raggiunto gli 8,54 metri, ha causato esondazioni diffuse. Chiusi tutti i ponti da ieri sera, le auto parcheggiate sono andate sott’acqua in diversi punti della cittadina. Allagate anche le abitazioni.

Allagamenti a Mergozzo, nel Verbano Cusio Ossola, a Candoglia dove secondo i dati dell’Arpa sono caduti oltre 214 mm di pioggia nelle ultime 12 ore. Disagi anche nel Biellese, dove si registrano frane e blackout. Non sta più piovendo a Torino, dove i livelli del Po sono cresciuti nella notte, con valori però al di sotto delle soglie, mentre incrementi più consistenti si registrano per la Dora Baltea.

Permane l‘allerta arancione, confermata dall’Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, che prevede una progressiva attenuazione dei fenomeni solo dalla tarda mattinata, con piogge residue sul Verbano.

VAL D’AOSTA

Un vigile del fuoco volontario di Arnad è morto a causa del maltempo. Secondo quanto ha appreso l’Ansa una pianta gli è crollata addosso durante un intervento di soccorso nel paese della bassa Valle d’Aosta. In tutta la regione – allerta idrogeologica arancione – sono segnalate problematiche legate alle intense precipitazioni: sulla strada regionale della valle del Lys è crollato il ponte di Gaby.

LIGURIA

Il fiume Roya ha rotto gli argini ed è esondato a Ventimiglia, allegando diverse strade. Un autobus è rimasto bloccato in via Cavour con l’acqua fino ai finestrini. Molti i danni a locali allagati: un evento che non si ricorda a memoria d’uomo. A provocare lo straripamento sono le copiose piogge scese durante la giornata in val Roya, martoriata dal maltempo soprattutto sul versante francese, dove si segnala il crollo della strada nella zona di Vievola, sulla RD6204 (così prende il nome la statale 20, quando attraversa il tratto francese); una frana nei pressi di Saint Dalmas de Tende, che ha comportato la chiusura della strada per motivi di sicurezza e, a quanto si apprende in serata, dalle parti di Tenda è anche crollato un ponte. Situazione critica pure in valle Arroscia, al confine con il Piemonte. In serata era anche scattata la ricerca di alcuni migranti, che si pensava fossero accampati nelle feritoie del ponte ferroviario, ma alla fine si è rivelato un falso allarme. Li hanno cercati i vigili del fuoco con la polizia.

Particolarmente forti le mareggiate che hanno colpito il Tigullio con Levante e Ponente ancora classificate in allerta arancione. La zona più colpita dalle piogge è stata il ponente ligure, in particolare Ventimiglia dove il Roja è esondato in più punti, il Torrente Bevera in piena ha trascinato alcune auto e nell’entroterra si sono registrate frane, smottamenti e strade interrotte. Tra queste anche quelle che conducono a Triora e Molini di Triora, rimaste isolate. Fortunatamente nessuna persona risulta ferita o dispersa e la Prefettura di Imperia ha anche smentito la notizia di alcuni migranti trascinati nel Roja. Nel Tigullio una forte mareggiata ha provocato allagamenti tra Rapallo, Santa Margherita e Portofino ma anche in questo caso senza feriti.

VENEZIA

Con l’applicazione dell’Ordinanza della Capitaneria di porto, che avvia l’interdizione alla navigazione e all’ingresso delle barche, ha preso il via per Venezia ‘l’operazione Mose‘. Il Provveditore alle opere pubbliche Cinzia Zincone ha coordinato l’operazione. “Ci siamo – ha detto sabato mattina – io andrò lì (alla bocca di porto) verso le 9 per seguire da vicino quanto accade”.  “Pur trattandosi di un test funzionale, il più prezioso per l’acquisizione dei dati che servono per la messa a punto del sistema – aggiunge Zincone – è chiaro che questo evento rappresenta un giorno importante per la città, che comunque si ritroverà libera dalle acque alte grazie al Mose per la prima volta”. “Ci spiace che altre parti d’Italia siano flagellate dal maltempo, consoliamoci con Venezia, visto che in mare la marea si è fermata a 129 centimetri e in città a 73”,quindi inferiore al metro, ha poi commentato nel pomeriggio Cinzia Zincone. “Il test è andato bene – aggiunge – stiamo raccogliendo tutti i dati, maggiori rispetto al previsto, per la messa a punto del sistema”. 

Aggiornato alle 19:01 di sabato 3 ottobre 2020

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