La tregua concessa dalla neve sulle Alpi sta per finire. Nella giornata del 6 gennaio un vortice ciclonico nord-atlantico colpirà il Paese con un’ondata di maltempo. Le precipitazioni nevose saranno intense al Nord-Ovest fino a martedì prossimo. Sopra i 1200 metri sono attese vere e proprie bufere, con accumuli al suolo previsti fino ai due metri.
La situazione sarà critica anche nei giorni successivi all’Epifania. A partire da domenica 7 gennaio sono attese forti piogge e nubifragi su tutto il Nord e sulla Toscana. Le temperature comunque si manterranno di qualche grado sopra la media del periodo. Anche questo però potrebbe creare un pericolo, quello delle valanghe nelle zone montuose. In Alto Adige chiusi in alcuni tratti il passo dello Stelvio e la statale Solda.
Rischio frane in Toscana e Liguria, dove è stata chiusa provvisoriamente l’Aurelia tra Sestri Levante e Cavi di Lavagna, in provincia di Genova.
Problemi ai collegamenti marittimi con la Sardegna a causa del forte vento.
Intanto a Cervinia la situazione sembra migliorare. Dopo l’isolamento durato 21 ore è stata riaperta la strada regionale Valtournen. Gli impianti di risalita sono comunque rimasti chiusi.
Opposta la situazione al Sud. Il clima sarà quasi primaverile: i venti caldi di scirocco faranno sì che in alcune città della Sicilia si toccheranno anche i 20 gradi.