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Maltempo in Toscana, Firenze: la piena dell’Arno è passata, ma resta l’allerta rossa

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Firenze e Pisa hanno superato la fase critica del maltempo che ha colpito la Toscana nelle ultime ore. Le piene dei fiumi sono transitate senza conseguenze gravi, ma l’emergenza ha richiesto un imponente dispiegamento di mezzi e personale per garantire la sicurezza dei cittadini. Tuttavia, il giorno dopo la violenta ondata di maltempo, l’allerta rossa resta attiva nelle province più colpite: Livorno, Pisa, Prato, Pistoia, Lucca e Firenze. La Protezione Civile ha esteso il provvedimento almeno fino alle 14 di oggi.

L’allerta rossa per il maltempo era scattata venerdì a mezzogiorno, segnalando il rischio crescente legato all’Arno. A differenza delle situazioni ordinarie, in cui un grande fiume impiega giorni di pioggia per diventare minaccioso, questa volta sono bastate poche ore: precipitazioni pari a quelle di un intero mese si sono riversate sulla regione.

Toscana: nuove piogge e previsioni meteo

Il colmo di piena è passato a Pisa poco dopo le 6 di questa mattina, mantenendosi su un livello stabile di 4,8 metri, mentre a Firenze l’onda di piena è stata gestita grazie all’azione delle casse di espansione e dello scolmatore. Ora preoccupano le nuove precipitazioni previste tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio. I cumulati dovrebbero essere inferiori rispetto a ieri, ma il rischio resta elevato, considerando i terreni già saturi e i fiumi che hanno già esondato. Secondo il Consorzio Lamma, dalle 8 del mattino aumenterà l’instabilità, con rovesci e temporali soprattutto tra l’alta provincia di Livorno, l’alta provincia di Pisa, Prato, Pistoia e il Mugello, con possibili accumuli giornalieri tra 50 e 70 millimetri di pioggia.

Nel frattempo, si stanno accumulando tronchi e detriti sotto le arcate dei ponti, aumentando il rischio di ulteriori criticità idrauliche. In diverse città, tra cui Firenze, Pisa e Montemurlo, le amministrazioni locali hanno deciso di mantenere chiuse le scuole, i parchi, gli impianti sportivi e molte attività commerciali anche oggi, sabato 15 marzo.

Emilia-Romagna: fiumi sotto la soglia rossa, ma l’allerta resta alta

Dopo una giornata di forti piogge e apprensione, in Emilia-Romagna tutti i fiumi sono tornati sotto la soglia rossa, ma il rischio non è superato: nuove precipitazioni potrebbero aggravare la situazione su terreni già saturi.

Il Bolognese ha vissuto ore difficili con scuole chiuse e frane, ma i danni maggiori si sono registrati in Romagna. Tra le 7 e le 9 del mattino sono caduti fino a 150 mm di pioggia, facendo salire il Lamone a Marradi fino a 3,03 metri, record storico. Allagamenti hanno colpito Brisighella e Bagnacavallo, dove si è resa necessaria l’evacuazione di alcune abitazioni. Faenza ha retto alla piena, mentre a Ravenna sono state evacuate le frazioni di Santerno e Ammonite per precauzione.

Nella notte il livello dei fiumi è calato: il Senio ad Alfonsine e il Lamone a Piave Cesato sono tornati sotto la soglia rossa, ma il deflusso resta lento. Nel Bolognese, revocata l’evacuazione per le abitazioni vicine ai torrenti Idice, Zena e Savena.

Oggi l’allerta resta rossa in Romagna e arancione su Bologna. Con nuovi rovesci previsti, il monitoraggio resta costante su un territorio che continua a fronteggiare l’emergenza maltempo.

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