Maire Tecnimont, gruppo societario italiano attivo nel settore ingegneristico, tecnologico ed energetico, ha annunciato che le sue controllate (Tecnimont e Tecnimont Arabia Limited) hanno ottenuto due contratti EPC lump-sum turn-key per l’espansione petrolchimica della raffineria SATORP, situata a Jubail in Arabia Saudita. La raffineria SATORP è una joint venture tra Saudi Aramco e TotalEnergies.
Contratti per 2 miliardi di dollari
L’impianto petrolchimico consentirà la conversione di gas di raffinazione e di nafta, nonché di etano e di natural gasoline, in prodotti chimici a maggior valore aggiunto. Il valore complessivo dei contratti è di circa 2 miliardi di dollari.
I contratti riguardano l’esecuzione di due package dell’impianto: il package “Derivatives Units” e il pacchetto “Polietilene ad alta densità e area logistica”. Il lavoro includerà tutti i servizi di ingegneria, la fornitura di apparecchiature e materiali, nonché le attività di costruzione, pre-commissioning e commissioning. La durata prevista dei lavori è di circa 4 anni.
Con questo accordo, Maire ha raggiunto un totale di acquisizioni di nuovi ordini (Order Intake) che supera i 2,6 miliardi di euro dall’inizio dell’anno. Questa cifra comprende anche circa 200 milioni di euro relativi a un contratto per la costruzione di un impianto per fertilizzanti in Egitto, la cui conclusione è subordinata al completamento del pacchetto finanziario da parte del cliente.
In considerazione delle “significative opportunità commerciali nei prossimi mesi”, il gruppo si attende un “eccellente secondo semestre del 2023”, importante driver per la crescita nell’esercizio 2023 e nei successivi, si legge nella nota.
“Siamo molto orgogliosi di essere stati selezionati da Saudi Aramco e TotalEnergies per questo importante progetto. Rappresenta un ulteriore riconoscimento sia delle eccellenti capacità di Tecnimont di realizzare progetti complessi in contesti complessi, che della nostra indiscussa leadership negli impianti petrolchimici downstream. Questi nuovi significativi ordini si vanno ad aggiungere ad un portafoglio già considerevole – pari a 8 miliardi di euro – aumentando la visibilità sui ricavi nel breve e nel medio termine. Anche per queste ragioni in uno scenario di costante solida crescita della domanda, continuiamo ad investire in nuovi talenti, con quasi 600 ingegneri aggiunti al nostro organico dall’inizio dell’anno” ha commentato il CEO Alessandro Bernini.