Maire Tecnimont ha reso noto tramite un comunicato di avere in corso una procedura arbitrale contro Endesa Chile (Gruppo Enel), di fronte alla Camera di Commercio Internazionale di Parigi. La procedura riguarda il contratto Epc per la costruzione della centrale termoelettrica Bocamina II in Cile.
Il totale dei danni richiesti dal Gruppo Tecnimont è di 1,3 miliardi di dollari, comprensivi, come si legge nella nota, “della restituzione del valore delle garanzie bancarie, che Tecnimont ritiene indebitamente escusse da Endesa Chile, anche i maggiori costi che avrebbero dovuto dare titolo a varianti contrattuali, soprattutto a seguito dei gravissimi eventi sismici e delle violentissime proteste della popolazione locale contro la costruzione della centrale”. Oltre a ciò, viene tenuto conto della parte residua del prezzo contrattuale ancora non corrisposta da Endesa Chile.
La richiesta di risarcimento ha messo le ali al titolo sin dall’apertura. A metà mattinata, dopo varie sospensioni per eccesso di rialzo, le azioni Maire Tecnimont guadagnano l’8,63% in Borsa, a quota 0,4873 euro ad azione.