Maire ha chiuso il 2024 con risultati finanziari da record. Il gruppo ingegneristico e tecnologico ha registrato ricavi pari a 5,9 miliardi di euro, con un incremento del 38,5% rispetto all’anno precedente, perfettamente in linea con la guidance. Anche l’Ebitda ha segnato una crescita a doppia cifra, attestandosi a 386,4 milioni (+40,8%), con un margine in aumento al 6,5%. Il risultato netto ha raggiunto i 212,4 milioni (+64%), il più alto nella storia del gruppo, con un margine in miglioramento dal 3,0% al 3,6%.
Sul fronte patrimoniale, le disponibilità nette adjusted si sono attestate a 375,1 milioni, in aumento di 37,2 milioni rispetto alla fine del 2023. Il CdA ha proposto un dividendo di 0,356 euro per azione, con un incremento dell’81% rispetto all’anno precedente, portando il pay-out dal 50% al 55%, per un totale di 116,9 milioni di euro.
Anche le divisioni del gruppo hanno mostrato performance positive: la Sustainable Technology Solutions ha registrato ricavi in crescita del 36,6% a 357,6 milioni con una marginalità lorda del 23,9%, mentre le Integrated E&C Solutions hanno raggiunto i 5,5 miliardi di fatturato (+38,6%) con una marginalità del 5,4%.
Maire: presentato il nuovo piano strategico 2025-2034
Oltre ai risultati 2024, Maire ha presentato il nuovo piano strategico decennale 2025-2034, che prevede un’importante espansione del business. Gli obiettivi al 2029 stimano ricavi tra 8 e 8,5 miliardi e un Ebitda compreso tra 620 e 720 milioni, con un margine previsto tra l’8% e il 9%. A dieci anni, i ricavi dovrebbero superare gli 11 miliardi con un Ebitda superiore a 1,1 miliardi e un margine al 9-10%.
La divisione Sustainable Technology Solutions sarà il principale motore di crescita, con un aumento del fatturato stimato tra il 20-25% annuo fino al 2029 e tra il 12-17% nel quinquennio successivo, raggiungendo 1,8 miliardi di euro di ricavi entro il 2034. A livello di investimenti, Maire prevede di destinare tra 900 milioni e 1 miliardo di euro nel decennio per sostenere questa espansione.
Il piano include anche una progressiva riduzione del debito lordo e un incremento del dividend pay-out ratio al 66% dal 2026 in poi. Le disponibilità nette adjusted sono stimate in crescita fino a 700 milioni nel 2029 e oltre 1,9 miliardi nel 2034.
“Siamo lieti di annunciare risultati eccezionali per il 2024, frutto dell’eccellenza esecutiva e della leadership tecnologica. Con il nuovo piano strategico, puntiamo a rafforzare ulteriormente la nostra posizione nel settore della transizione energetica, investendo in tecnologia e innovazione per creare valore a lungo termine per tutti gli stakeholder” ha commentato Alessandro Bernini, ceo di Maire.
Guidance 2025 inferiore alle attese
Per il 2025, Maire prevede ricavi compresi tra 6,4 e 6,6 miliardi (+8-12%) e un Ebitda tra 420 e 455 milioni (+9-18%), con una marginalità tra 6,6% e 6,9%. Gli investimenti saranno compresi tra 130 e 150 milioni, mentre le disponibilità nette adjusted dovrebbero rimanere in linea con il 2024.
Nonostante la crescita prevista, le stime sono risultate inferiori alle attese del mercato, che prevedeva ricavi per 6,86 miliardi. Anche l’Ebitda stimato è al di sotto del consensus, influenzando negativamente il sentiment degli investitori.
Il titolo crolla in Borsa, -15%
E, infatti, la guidance più cauta per il 2025 ha raffreddato l’entusiasmo degli investitori, che hanno reagito negativamente alla notizia. Dopo la pubblicazione delle stime, il titolo Maire ha subito un crollo fino al 16,3%, scivolando a 8,3 euro, annullando quasi completamente il guadagno accumulato dall’inizio dell’anno.
Il calo è stato accentuato anche dalla debolezza del comparto energetico europeo, influenzato dal calo del prezzo del petrolio e dai dazi imposti dall’amministrazione Trump. Inoltre, il limitato flottante del titolo ha amplificato la volatilità, aggiungendo pressione ribassista. In questo contesto, il mercato sembra aver reagito più alle prospettive di crescita moderata per il 2025 che ai solidi risultati ottenuti nel 2024.