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Maggioranza sul Def: ridurre le tasse con i tagli alla spesa, ora la priorità è la crescita

Puntare sulla crescita oltre che sul riequilibrio dei conti pubblici, tagliare le tasse con i fondi in arrivo dalle riduzioni di spesa e mettere a punto un piano straordinario di dismissioni. Inoltre, la ratifica del fiscal compact ”sia accompagnata dall’impegno per una politica di investimenti finalizzati allo sviluppo dell’impresa e dell’occupazione”: il sostegno a questa politica potrà “derivare dall’emissione di project bond” e ”dagli eurobond e dagli stability bond”. Questi i punti fondamentali della risoluzione di maggioranza sul Documento di Economia e Finanza. La Camera voterà il testo dopo le 16.

Nel dettaglio, fermo restando l’obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2013, i partiti che sostengono il governo Monti (Pd, Pdl e Terzo Polo) chiedono all’Esecutivo di indirizzare “prioritariamente” le risorse che affluiranno nelle casse pubbliche dai tagli alla spesa alla riduzione della pressione fiscale.

L’azione di ribilanciamento dei conti pubblici dovrà poi andare di pari passo con il “perseguimento dell’equità e della crescita“, si legge nel testo. A questo scopo dovrebbero inoltre essere destinate anche le risorse eccedenti rispetto all’obiettivo di pareggio di bilancio nel 2013. Solo così sarà possibile evitare “effetti recessivi indotti dalle politiche di risanamento finanziario”.

Nella risoluzione si chiede inoltre di “avviare attraverso il pieno coinvolgimento di tutti i livelli di governo, un percorso volto ad accelerare l’abbattimento dello stock di debito pubblico valutando in particolare la possibilità di adottare a tal fine un piano straordinario di dismissioni del patrimonio pubblico, in modo da favorire non solo il contenimento della spesa per interessi, ma anche la riduzione del differenziale di rendimento tra i titoli italiani e quelli tedeschi derivante dalla ridotta necessità di procedere a nuove emissioni”.

Quanto alla Cassa depositi e prestiti, dovrebbe diventare un “canale per reperire le risorse necessarie alle politiche di investimento e al pagamento dei debiti della pubblica amministrazione“. Il suo ruolo “andrebbe adeguatamente valorizzato sia nella definizione dell’auspicato piano straordinario di cessione del patrimonio pubblico”.

Una “particolare attenzione”, infine, andrebbe riservata secondo la maggioranza alle politiche per la famiglia. Gli obiettivi sarebbero “favorire una ripresa della fiducia nei confronti delle prospettive economiche e sociali del Paese”, fronteggiare “la crisi demografica, che ha effetti negativi soprattutto nel medio e lungo termine”, arrestare “l’aumento della povertà assoluta e contrastare la disoccupazione giovanile, che ha raggiunto livelli assolutamente intollerabili”.

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