Si apre un nuovo importante mercato negli USA per la Finocchiona IGP toscana, il salume apprezzato da Niccolò Machiavelli la cui origine risale al Medioevo, quando i norcini per sopperire all’uso del più raro e costoso pepe, pensarono di aggiungere all’impasto quello che Madre Natura metteva a disposizione nei campi e sulle colline toscane: i semi di finocchio. Nei secoli la Finocchiona si è fatta sempre più apprezzare nei più disparati accostamenti sulle tavole di tutta Italia e anche all’estero con un record di produzione che nel 2021 ha registrato oltre 2 milioni di chilogrammi di impasto insaccato per 1 milione e 92mila pezzi prodotti. Grande affermazione anche per il prosciutto di Norcia IGP.
I Consorzi di Tutela della Finocchiona IGP, per la Toscana, e del Prosciutto di Norcia IGP, per l’Umbria, hanno ottenuto infatti dalle autorità statunitensi il riconoscimento di Toscana e Umbria come territori indenni dalla Malattia Vescicolare Suina. Questo si tradurrà, al termine del periodo di 60 giorni dalla pubblicazione sul Federal Register, nella possibilità per i salumifici toscani, relativamente ai prodotti con meno di 400 giorni di stagionatura, e per tutta la salumeria umbra in future importanti opportunità commerciali e di lavoro.
“Erano anni che attendevamo questo momento: la pubblicazione avvenuta in questi giorni è la summa di un intenso lavoro di molte persone ad iniziare dai Consorzi, dalle regioni per arrivare alle istituzioni” afferma Alessandro Iacomoni, Presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP.
“Siamo lieti di questa notizia che aspettavamo da tempo, per l’importanza strategica che riveste per le nostre imprese e per i nostri territori: un primo passo verso importanti opportunità” prosegue Pietro Bellini, Presidente del Consorzio di Tutela Prosciutto di Norcia IGP.
L’esito finale si avrà al termine del periodo di osservazioni e commenti, che si concluderà il 23 ottobre; ma la pubblicazione da parte delle autorità statunitensi rappresenta un primo importante step nella direzione di ampliare i mercati di riferimento dei prodotti elaborati in Italia portandoli sul territorio statunitense.