Nemo propheta in patria, ma in Europa il discorso cambia. Contestato in Francia per aver coraggiosamente sostenuto la riforma delle pensioni che, come è già avvenuto in mezza Europa, alza l’età pensionabile da 62 a 64 anni, Emmanuel Macron può prendersi una clamorosa rivincita in Europa, dove gà ora, una volta usciti di scena Angela Merkel e Mario Draghi, è l’unico leader di alto rango. Numeri alla mano, il centrodestra e cioè un’ipotetica alleanza tra i Conservatori di Giorgia Meloni e i Popolari europei guidati dal tedesco Manfred Weber, non ha la maggioranza e Macron diventa di fatto l’ago della bilancio tra il centrodestra e il centrosinistra con la probabile opzione per lo schieramento democratico-progressista. A chiarire come stanno le cose e a raffreddare le illusioni della Meloni che spera di ribaltare gli equilibri di centrosinistra che da tempo guidano l’Europa, come ha spiegato benissimo Andrea Bonanni su “la Repubbica”.
Elezioni europee 2024: cosa dicono gli ultimi sondaggi
Infatti, secondo gli ultimi ultimi sondaggi del sito Politico. Pro, il Ppe (i Popolari europei) sono accreditati di 164 seggi, il Pse (i socialisti) di 135 seggi, i liberali (tra cui Macron e Renzi-Calenda) di 84 seggi, i Conservatori guidati dalla Meloni di 81 seggi, di 71 l’estrema destra di Le Pen e Salvini, di 44 l’estrema sinistra della Gue, di 38 i Verdi mentre 90 seggi andrebbero a nuove formazioni. Naturalmente le previsioni sul voto europeo dell’anno prossimo hanno un forte margine di incertezza per la fluidità dell’elettorato, ma allo stato attuale. “Se questo quadro fosse confermato – sostiene Bonanni – l’alleanza tra Ppe, socialisti, liberali e verdi, con 421 seggi conserverebbe la maggioranza e la possibilità di esprimere il Presidente della Commissione Ue” che potrebbe essere ancora la Von der Leyen se sciogliere le sue riserve. Una coalizione tra Popolari e Conservatori, anche con l’appoggio dell’estrema destra si fermerebbe a 316 seggi e non vedrebbe nemmeno lontanamente la maggioranza. Solo se Macron cambiasse campo allora il centrodestra ribalterebbe i rapporti di forza arrivando a 400 seggi. Ipotesi tuttavia inverosimile perché richiederebbe un’alleanza del tutto innaturale tra Macron e la sua maggior avversaria in Francia come la Le Pen, Ecco perché il Presidente francese, a dispetto delle proteste che lo tormentano in patria, sarà, con tutta probabilità l’ago della bilancia della futura Europa.