Il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva l’occasione di prendere nettamente le distanze dall’odio e dalla follia xenofoba che ieri ha incendiato il centro di Macerata, dove un militante fascio-leghista ha colpito all’impazzata persone di colore ferendone sei, di cui una molto grave, ma non ha avuto il coraggio di farlo. Se l’è invece presa con chi “riempie l’Italia di clandestini” che seminano violenza, come se la colpa del raid non fosse del suo squilibrato 0simpatizzante ma fosse di Gentiloni, di Minniti e di Renzi. Se Salvini pensa di andare al Governo con queste folli idee è probabile che gli elettori gli diano la sveglia perchè di solito chi semina vento raccoglie tempesta.
Ma se le parole di Salvini gridano vendetta di fronte alla gravità del raid, imbarazzante è la copertura che i suoi alleati di centrodestra hanno dato al leader della Lega. La Meloni di Fratelli d’Italia condanna sì il giovane razzista ma con molti se e molti ma e sostiene su Facebook che “così si è ridotta l’Italia in mano alla sinistra”. Prudentissimo il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi che si guarda bene dal prendere le distanze da Salvini: “Quanto è accaduto sembra il gesto di uno squilibrato ma richiama di nuovo il problema della sicurezza nelle città”. Anche per le persone di colore o no?
Di fronte ai fatti di Macerata sul vago sono rimasti anche i grillini: l’unica condanna del folle gesto è venuta da Roberto Fico ma il leader dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio s’è limitato a dire: “Silenzio, non strumentalizziamo”. Un po’ poco per chi vorrebbe governare l’Italia ma senza escludere una possibile alleanza post-elettorale proprio con la Lega di Salvini.
Di tutt’altro tenore le reazioni del Governo e della sinistra. Dure le parole del premier Paolo Gentiloni: “No a questa spirale di odio. Confido nel senso di responsabilità delle forze politiche. I comportamenti criminali non possono aver alcuna motivazione ideologica. I delinquenti sono delinquenti. Lo Stato sarà particolarmente severo verso chiunque pensi di alimentare una spirale di violenza”. Sulla stessa linea di condanna dei fatti di Macerata ma anche di richiamo alla responsabilità delle forze politiche si sono collocati il ministro dell’Interno Minniti e i leader del Pd, Matteo Renzi, e di Liberi e Uguali,Pietro Grasso.