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Ma sullo sblocca-cantieri è ancora lite. E il Senato rinvia

Imagoeconomica

E’ ancora calda l’eco dell’appello lanciato dal premier Giuseppe Conte ai duellanti Lega-M5S e già riparte lo scontro. E’ sul decreto sblocca-cantieri che va in scena l’ennesimo litigio e il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 17 giugno o decade, slitta di 24 ore al Senato.

La Lega non arretra e conferma la volontà di portare avanti l’emendamento che sospende per due anni l’applicazione del Codice degli appalti. Il M5S non ci sta e alla presidente del Senato non resta che prendere atto della frattura e rinviare a mercoledì mattina alle 9,30 il dibattito che l’aula di Palazzo Madama avrebbe dovuto avviare oggi, martedì. Nel frattempo si riunirà la conferenza dei capigruppo su richiesta delle opposizioni per esaminare il calendario dei lavori mentre nel pomeriggio la maggioranza, spaccata sull’emendamento leghista, cercherà di trovare una soluzione alle 15 in commissione Bilancio.

Proprio l’emendamento leghista, a firma Pergreffi, lunedì è stato al centro dello scontro tra il viceministro dell’economia, Massimo Garavaglia, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Durante l’incontro a Palazzo Chigi sul decreto Sblocca cantieri Garavaglia ha, infatti, fatto muro tenendo il punto difronte alle pressanti richieste di ritirare la proposta di modifica, sulla quale il Movimento cinque stelle si è sempre detto contrario. Una presa di posizione che ha fatto irritare Conte portandolo a rinviare la seduta dopo neanche un’ora. “Così andiamo tutti a casa” ha affermato il Premier chiedendo “a entrambe le forze politiche e in particolare ai loro leader di operare una chiara scelta e di dirci se hanno intenzione di proseguire nello spirito del contratto”.

Il provvedimento dovrà, dunque, ripassare dalla commissione Bilancio per il parere. Mercoledì lo Sblocca cantieri tornerà in aula a Palazzo Madama e, se non si troverà un’intesa, il rischio è che il Movimento cinque stelle voti contro facendo slittare ancora l’approvazione del Decreto legge. Ma, come si diceva, la scadenza è il prossimo 17 giugno e il testo deve anche tornare alla Camera in seconda lettura, quindi i tempi sono ormai strettissimi.

Garavaglia però non molla e ostenta ottimismo:”Abbiamo praticamente tutti i pareri. Appena finisce l’Aula riprendiamo i lavori in commissione Bilancio e si può procedere” ha assicurato, chiarendo che “come Mef non ci sono problemi”. Sulla proposta della Lega il Viceministro ha precisato che “poi decide la commissione di merito” e ha chiarito che su questo emendamento “non serve la relazione tecnica per il Governo”.

Una situazione comunque pericolosa tanto che il premier Conte scende nuovamente in campo e richiama i litiganti: ” ‘Faccio un appello agli amici della Lega perché non metto in discussione la loro buonafede”. E poi aggiunge: il super-emendamento allo Sblocca Cantieri “è stato presentato adesso, dopo aver rimesso in discussione il lavoro di mesi. Ha portato altri 400 emendamenti, anche dalle opposizioni. Siamo a pochi giorni dalla conversione, dobbiamo passare alla Camera”.

Aggiornato alle 12.54 di martedì 4 giugno 2019

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Tags: LegaM5s