Dopo un 2023 segnato da turbolenze economiche e instabilità geopolitica, il mondo delle fusioni e acquisizioni (M&A) si prepara a una nuova fase di crescita e cambiamento nel 2024. Secondo l’analisi del Quarterly Deal Performance Monitor di Wtw, società leader nel settore della consulenza per la gestione del rischio e lo sviluppo del personale, il secondo semestre del 2023 ha già visto un aumento del 16% delle operazioni M&A a livello globale.
M&A: 5 trend nel 2024
In un 2024 segnato dagli alti costi di finanziamento, dalla turbolenza geopolitica e da una scena politica incandescente, il rischio di un impatto negativo sull’attività M&A rimane un’ombra costante. Eppure, in questo contesto di incertezza, ci sono opportunità che potrebbero non essere attuabili una volta che si intensificherà la concorrenza per gli asset durante la prossima ripresa di mercato. Sulla base di queste premesse emergono 5 tendenze distintive che plasmeranno il panorama M&A nel corso del 2024, se i fattori trainanti rimarranno solidi, come sottolinea Andrea Scaffidi, direttore delle soluzioni total reward & executive di Wtw:
1. La corsa all’intelligenza artificiale: il 2024 segna un momento di svolta con significativi investimenti nell’intelligenza artificiale. Nonostante alcune riserve da parte dei dealmaker, le aziende stanno sempre più puntando verso imprese che si basano sull’IA. Questa tecnologia rivoluzionaria, insieme alle competenze tecniche delle start-up del settore, si configura come un vantaggio potenziale per le operazioni M&A e per la creazione di valore aggiunto. Dall’ottimizzazione dell’efficienza attraverso l’automazione alla stimolazione dell’innovazione, il potenziale dell’IA è vasto. Tuttavia, il successo dipende dalla capacità di promuovere una cultura favorevole all’innovazione e migliorare l’Employee Experience.
2. Accordi di piccole-medie dimensioni: le analisi indicano che le operazioni di grandi dimensioni (con un valore superiore a 1 miliardo di dollari) hanno registrato un costante calo dal 2020. Nel contesto attuale, caratterizzato da alti tassi di interesse, si sta osservando una tendenza verso operazioni di dimensioni medio-piccole. Queste sono più facili da portare a termine, meno rischiose e possono inserirsi strategicamente nel portafoglio dei buyer.
3. Partnership in crescita: a causa dell’aumento dei costi del capitale e di un maggiore controllo normativo, che complicano ulteriormente il panorama M&A, nel corso dell’anno dovrebbero diffondersi joint venture, alleanze strategiche e investimenti di minoranza. Queste forme di collaborazione condividono il rischio come risposta alle turbolenze di mercato.
4. Private equity: con il costante ridursi del gap di valutazione tra acquirenti e venditori, i target diventano sempre più attraenti e contribuiranno alla ripresa del flusso di operazioni nel 2024. È una notizia particolarmente positiva per le società di private equity, che si trovano sotto pressione per investire oltre 2.000 miliardi di dollari e si prevede che domineranno il mercato M&A quest’anno.
5. Creazione di valore aggiunto: il processo di negoziazione è diventato più complesso. Le strategie tradizionali stentano a offrire un vantaggio competitivo. Il successo delle operazioni M&A nel 2024 dipenderà non solo da una ricerca mirata delle transazioni “più sicure”, una solida due diligence e l’integrazione dei fattori ESG, ma anche dalla capacità di gestire i rischi nel mercato del lavoro attuale, dove la mancata gestione può compromettere rapidamente il valore delle operazioni.
“Nel corso del 2024 è probabile che l’incertezza macroeconomica e le sfide normative peseranno sull’attività M&A – ha affermato Scaffidi –. Una rinnovata attenzione per la tecnologia, in particolare per l’intelligenza artificiale, dovrebbe tuttavia dare impulso alle operazioni di mid-market e alle acquisizioni di piccole-medie dimensioni, che contribuiranno a incrementare i livelli complessivi di attività, in quanto i buyer sfrutteranno le opportunità di crescita a prezzi migliori”.