Mentre il 2015 si avvia a conclusione, le attività di fusione e acquisizione a livello globale continuano in modo febbrile e, stando ai dati di Dealogic, volano per la prima volta sopra la soglia dei 5.000 miliardi di dollari, di cui circa la metà negli Stati Uniti. In totale nell’anno che si avvia a conclusione sono stati siglati poco più di 10.000 accordi grandi e piccoli a livello globale, poco meno dell’anno scorso, ma il valore complessivo ha aggiornato al rialzo il record del 2007, superando i 4.600 miliardi di dollari, contro i poco meno di 4.300 miliardi, 4.297 miliardi per la precisione, di otto anni fa.
Va comunque detto che, stando alla divisione di statistica deldipartimento al Lavoro americano, aggiustando il valore del 2007 all’inflazione si arriva a 5.270 miliardi. Nel 2015 a farla da padrone e’ stato il settore farmaceutico, con accordi per 723,7 miliardi di dollari già chiusi e annunciati per altri 713,1 miliardi, come per esempio quello da 160 miliardi tra Pfizer e Allergan. Nella classifica delle fusioni piu’ grandi dell’anno, alle spalle di Pfizer/Allergan, ci sono quella da 117,4 miliardi tra Anheuser-Busch InBev e SabMiller e quella da 81,5 miliardi tra Royal Dutch Shell e Bg Group.