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M5S nella bufera: il Tribunale di Napoli sospende la nomina di Conte a leader

Il Tribunale di Napoli ha accolto il ricorso di un gruppo di attivisti dei Cinque Stelle che chiedevano l’invalidazione della nomine dell’ex premier a leader del Movimento

M5S nella bufera: il Tribunale di Napoli sospende la nomina di Conte a leader

I dissidenti del M5S hanno vinto la prima battaglia legale contro Giuseppe Conte. Il Tribunale di Napoli ha infatti accolto il loro ricorso, sospendendo le due delibere che, nell’agosto del 2021, avevano modificato lo statuto pentastellato per consentire all’ex premier di diventare presidente dei 5 Stelle.

I giudici hanno preso questa decisione in via cautelare e non è ancora chiaro quali conseguenze comporterà per Conte.

Secondo gli ex grillini promotori del ricorso, il pronunciamento del Tribunale fa decadere automaticamente l’ex capo del governo dalla guida del Movimento.

“Da Conte ai vice, sono state azzerate tutte le cariche – sostiene Lorenzo Borrè, l’avvocato che ha assistito gli attivisti nel ricorso – Siamo all’anno zero: ora torna in vigore il vecchio statuto e bisogna nominare il Comitato direttivo”.

Il riferimento è all’organismo collegiale composto da 5 membri che avrebbe dovuto guidare il Movimento dopo l’accantonamento della figura del “capo politico”, impersonata per ultimo da Luigi Di Maio.

Del resto, la decisione di istituire il Comitato direttivo era stata anche confermata dagli iscritti al Movimento via referendum.

Sul piano formale, quindi, l’ipotesi più probabile è che torni in carica l’ex reggente, Vito Crimi, che avrà il compito di organizzare l’elezione dei 5 membri del Comitato, come era stato deciso dalla base con gli Stati generali.

I giudici hanno preso questa decisione perché dalla votazione con cui è stata stabilita la modifica dello statuto erano stati tagliati fuori 81mila iscritti al M5S.

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