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M5S, Grillo dà il benservito a Conte. Scissione in vista?

Imagoeconomica

Beppe Grillo ha scaricato Giuseppe Conte. Con un post sul suo Blog il fondatore del Movimento 5 Stelle ha chiuso la partita sulla leadership dei pentastellati: «Non ha visione politica, né capacità manageriali». Con queste parole Grillo ha dato il benservito a Giuseppe Conte, proprio lui che che lo aveva indicato come l’uomo giusto al posto giusto, il principe azzurro in grado di rinnovare e rilanciare un M5S sempre più in crisi e, ormai, sempre più vicino alla scissione. Se Conte aveva in qualche modo teso la mano invitando Grillo, nella conferenza stampa di lunedì scorso, invitandolo ad essere un “padre generoso”, Grillo ha scelto senza se e senza ma la seconda opzione quella “di essere padre padrone”, replica l’ex premier. «È la riprova che l’attuale statuto necessitava di un deciso salto di qualità in termini di democrazia interna. Per quattro mesi ho lavorato a un progetto politico serio e credibile», è stato lo sfogo dell’ex premier.

Contemporaneamente, e paradossalmente, Grillo ha annunciato un voto, per l’elezione del nuovo Direttorio del Movimento, sulla piattaforma Rousseau, quella piattaforma da cui buona parte del movimento – l’ala contiamo – si era dissociata ritenendola poco trasparente e molto costosa, fino a farsi consegnare dopo un lungo tira e molla, l’elenco degli iscritti fino ad allora rimasto misterioso.

E ora cosa può succedere? L’ala del M5S fedele a Conte fa sapere che «così il movimento è morto». Il che prelude ad una scissione almeno in due pezzi di ciò che resta del movimento. Giuseppe Conte ha chiarito che non tornerà a fare il professore all’Università di Firenze, vuole restare in politica. Ma la disintegrazione del M5S potrà e in che misura avere effetti collaterali sul governo Draghi? Improbabile, l’opinione pubblica ancora grillina non lo capirebbe, soprattutto in questa fase. L’unica certezza, a questo punto, è che nella galassia pentastellata il caos regna sovrano.

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Categories: Politica