Si allarga lo scandalo delle firme false del Movimento 5 Stelle in Sicilia. La novità delle ultime ore è che per presentare le liste per le elezioni comunali del 2012 sarebbero state clonate anche le firme del referendum del 2011. Chi aveva firmato ai banchetti per il referendum sulla privatizzazione dell’acqua del 2001 si sarebbe trovato inserito, a sua insaputa, nelle liste elettorali del M5S per le Comunali del 2012.
Fioccano le testimonianze di chi si sente truffato e la Procura di Palermo ha già iscritto nel registro degli indagati otto esponenti grillini, tra cui due deputati nazionali (Riccardo Nuti e Claudia Mannino), due deputati regionali (Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio) e quattro attivisti del movimento di Beppe Grillo.
Dopo la confessione della La Rocca, altri esponenti grillini cominciano a raccontare ai magistrati il pasticcio delle liste. Nelle file del M5S c’è grande sconcerto e il movimento ha deciso di sospendere alcuni comizi previsti a Palermo per il referendum costituzionale.