X

Lvmh: i conti stratosferici del I semestre spingono il titolo

Pixabay

In una giornata di realizzi sui listini europei dovuta alle preoccupazioni sulla carenza di chip, la Borsa di Parigi (-0,5%) si aggrappa a Lvmh che guadagna l’1,68% a 684,7 euro sulla scia dei conti stratosferici presentati ieri sera. Un bilancio semestrale che certifica la resurrezione del lusso, o almeno della sua punta di diamante, dopo le forti difficoltà vissute a causa della pandemia di Covid-19. 

I numeri svelati dal colosso francese guidato da Bernard Arnault mostrano non solo che è il gruppo ha recuperato i livelli pre-Covid, ma che è andato oltre, registrando una forte crescita rispetto al 2019.

Scendendo nel dettaglio, l’utile netto dei primi sei mesi del 2021 è decuplicato rispetto allo stesso periodo del 2020, arrivando a quota 5,3 miliardi di euro. A stupire maggiormente gli investitori è però il paragone con il 2019, quando la pandemia non c’era ancora e Lvmh correva a spron battuto. Rispetto al primo semestre di due anni fa, la crescita è infatti del 62%. 

In forte aumento anche i ricavi, saliti del 53% rispetto al 2020 e dell’11% rispetto al 2019 a 28,7 miliardi di euro, un risultato leggermente superiore a quello previsto dagli analisti. Il risultato operativo si è salito a 7,6 miliardi (+44% rispetto al 2019), mentre il margine operativo è pari al 26,6%, in miglioramento di 5,5 punti sul 2019. Lvmh ha sottolineato infine che il cash-flow ha superato i 5 miliardi, livello tre volte superiore a quello del 2019.

Passando alle varie divisioni, quella moda e pelletteria è cresciuta dell’81% rispetto al 2020 e del 38% rispetto al 2019, generando ricavi per 13,8 miliardi, con un risultato operativo di 5,6 miliardi (tre volte superiore a quello del 2020 e +74% rispetto al 2019). A spingere le vendite sono stati soprattutto gli Stati Uniti e in Asia, i due mercati di riferimento del gruppo. 

Parlando dei singoli marchi, Lvmh mette in evidenza l’ottima performance dei suoi brand di punta: Louis Vuitton, Christian Dior, Fendi, Loewe e Celine. 

Ottima anche la prestazione della divisione Vini e Liquori che ha segnato un rialzo organico del 44% rispetto all’anno scorso e del 12% sul 2019 con un giro d’affari di 2,7 miliardi. Il risultato operativo è stato di 924 milioni (+68% e +20%).

Related Post
Categories: Finanza e Mercati