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Lvmh e Google alleati per l’intelligenza artificiale sul cloud

L’obiettivo del colosso del lusso è perfezionare le tecnologie che permettono di prevedere la domanda e quindi ottimizzare la catena di produzione e distribuzione

Lvmh e Google alleati per l’intelligenza artificiale sul cloud

Lvmh si allea con Google per sviluppare l’intelligenza artificiale basata sul cloud. Il colosso francese del lusso punta così a rafforzare i propri marchi (da Dior a Louis Vuitton, da Bulgari a Tiffany, passando per Fendi e Loro Piana), grazie a tecnologie che permettono di prevedere la domanda e ottimizzare le scorte. Sono attesi benefici anche sul versante dell’esperienza del cliente, perché l’intelligenza artificiale consente di personalizzare i servizi, rispettando allo stesso tempo la privacy e la sicurezza.

Google Cloud e Lvmh svilupperanno insieme nuovi algoritmi, componenti di intelligenza artificiale e machine learning direttamente nei laboratori di Mountain View in California. Inoltre, sarà lanciata una “Data e AI Academy” a Parigi.

“Questa nuova partnership con Google Cloud, che non ha precedenti, riflette le nostre grandi ambizioni in questo campo — ha detto Toni Belloni, amministratore delegato del gruppo Lvmh — e ci farà fare un passo avanti nell’uso dei dati e dell’intelligenza artificiale”.

“Insieme, possiamo aiutare a guidare il futuro dell’esperienza del cliente nel settore del lusso”, ha aggiunto Thomas Kurian, Ceo di Google Cloud.

Il lavoro sull’intelligenza artificiale non è una novità per Lvmh, che negli ultimi anni ha visto aumentare costantemente il numero di dipendenti impiegati in questo settore. La pandemia ha però reso evidente la necessità di incrementare ancora lo sviluppo di questo tipo di tecnologie.

Ad oggi, alcuni dei più importanti marchi del gigante francese come Sephora, Louis Vuitton e Dior adottano soluzioni all’avanguardia – ad esempio attraverso il “machine learning” – per migliorare le previsioni sulle vendite e ottimizzare di conseguenza la catena di produzione e distribuzione a livello globale.

Processi di questo tipo hanno un valore anche in termini di sostenibilità, perché consentono di evitare spedizioni poco utili, concentrando le risorse sui mercati da cui si attendono le performance migliori.

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