Da moda e champagne (ma anche editoria) agli hotel extra lusso il passo è breve. Brevissimo. Lo dimostra il colosso Lvmh che ha acquisito Belmond per 2,6 miliardi di dollari. Lo scopo è proprio quello di rafforzare la presenza gruppo guidato da Bernard Arnault nel mondo dell’hotellerie, partendo dalla vetta.
Belmond possiede 46 tra hotel di lusso nel mondo, compresa l’Italia con il Cipriani di Venezia, lo Splendido di Portofino e il Caruso di Amalfi, oltre a strutture in Toscana e a Taormina (Sicilia). A Belmond appartiene anche il leggendario treno Venice Simplon-Orient-Express e navi da crociera fluviali. Tra gli altri hotel noti sparsi per 24 Paesi ci sono il Copacabana Palace a Rio de Janeiro, Le Manoir aux Quat’Saisons in Oxfordshire, Grand Hotel Europe a St. Petersburg e Cap Juluca nell’isola caraibica di Anguilla.
Lvmh acquisirà Belmond per 25 dollari in contanti per ogni azione di classe A, per un valore azionario complessivo appunto di 2,6 miliardi e un valore d’impresa di 3,2 miliardi. L’offerta rappresenta un premio di sette dollari sul prezzo del titolo alla chiusura di giovedì 13 dicembre in Borsa. Il colosso francese ha tra l’altro battuto rivali del calibro di KSL Capital Partners, Blackstone, KKR & Co. e Ashkenazy Acquisition.
Per quanto riguarda i conti, al 30 settembre 2018, Belmond ha registrato ricavi per 572 milioni di dollari e un ebitda rettificato di 140 milioni.
L’operazione si dovrebbe chiudere nella prima metà dell’anno prossimo. Per Bernard Arnault, presidente e ceo di Lvmh, questa acquisizione “aumenterà in modo significativo la presenza di Lvmh nell’ospitalità di alta gamma”.
Come accade dopo ogni grossa acquisizione, alla Borsa di Parigi il titolo Lvmh viaggia in rosso, cedendo l’1,39% a 252,3 euro.