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Lvmh, 2022 da record: ricavi sfiorano gli 80 miliardi, ecco tutti i numeri di un anno da incorniciare

I profitti operativi superano quota 2021, boom del fatturato – Vola Louis Vuitton, risultati positivi per tutte le divisioni – Dividendo di 12 euro – Arnault: “Avviamo il 2023 con fiducia”

Lvmh, 2022 da record: ricavi sfiorano gli 80 miliardi, ecco tutti i numeri di un anno da incorniciare

Il quadro macroeconomico incerto, la guerra e l’inflazione non fermano Lvmh che continua a inanellare record su record. Nel 2022 i ricavi del colosso francese del lusso hanno sfiorato gli 80 miliardi di euro, mentre i profitti da operazioni ricorrenti sono saliti sopra quota 21 miliardi, in crescita del 23 per cento. 

Avviamo il 2023 con fiducia, ma rimanendo vigili a causa delle attuali incertezze”, ha commentato il presidente e ceo, Bernard Arnault. “La nostra performance nel 2022 – ha continuato – illustra l’eccezionale appeal delle nostre Maison e la loro capacità di creare desiderio in un anno condizionato da fattori economici e sfide geopolitiche. Il gruppo ha registrato ancora una volta una significativa crescita dei ricavi e degli utili. La nostra strategia di crescita, basata sulla natura complementare delle nostre attività, nonché sulla loro diversità geografica, incoraggia l’innovazione e la qualità delle nostre creazioni, l’eccellenza della loro distribuzione e aggiunge un valore culturale e storico dimensione grazie al patrimonio delle nostre Maison”.

Il 2022 di Lvmh 

Il più grande gruppo del lusso al mondo ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 79,2 miliardi e un utile operativo corrente pari a 21,1 miliardi. In entrambi i casi, l’aumento è del 23%. 

Andando avanti con i dati, il margine operativo è rimasto allo stesso livello del 2021, mentre l’utile netto è salito del 17% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 14,1 miliardi. Il free cash flow operativo ha superato 10 miliardi di euro.

Sotto il profilo geografico, nel 2022 hanno registrato una forte crescita Europa, Stati Uniti e Giappone, che beneficiano della forte domanda dei clienti locali e della ripresa dei viaggi internazionali. L’Asia è rimasta stabile nel corso dell’anno a causa degli sviluppi della situazione sanitaria in Cina.

Divisioni e marchi: vola Louis Vuitton, bene Dior, Tiffany e Sephora

La divisione Moda e Pelletteria di Lvmh ha raggiunto livelli da record nel 2022, con un giro d’affari balzato a 38,6 miliardi, in progresso del 25% o del 20% a livello organico. Il risultato operativo della divisione è aumentato del 22%, mentre il margine operativo dell’intera divisione Moda e Pelletteria si è attestato a 15,7 miliardi.  “Louis Vuitton ha chiuso un anno eccellente”, sottolinea Lvmh in una nota, evidenziando che le sfilate femminili create da Nicolas Ghesquière sono state ben accolte. Non solo: per la prima volta nella storia il marchio Louis Vuitton ha superato i 20 miliardi di euro di fatturato. 

Anche Christian Dior ha proseguito nel percorso di crescita di tutta evidenza. Ed ancora se Celine ha registrato “una forte crescita”, è andata bene anche Loewe.

Forte crescita della divisione Vini e Alcolici, le cui vendite sono aumentate del 19% (11% organico) a 7 miliardi di euro. Il risultato operativo è cresciuto del 16% a 2,1 miliardi. Il gruppo sottolinea in particolare il rialzo (+6%) dei volumi degli champagne, con una dinamica molto forte in Europa, Giappone e mercati emergenti.

E ancora: il fatturato della divisione Profumi e Cosmetici è cresciuto del 17% nel 2022 (+10% a livello organico), a 7,7 miliardi. Il risultato operativo è invece calato del 3% a 660 milioni, risentendo di una politica selettiva nella distribuzione. Nella divisione, Christian Dior ha realizzato una performance “rimarchevole”, con il profumo femminile Sauvage che rimane il primo al mondo (Dior ha registrato una forte crescita in tutte le sue linee di prodotti.. Da evidenziare che il marchio Fenty Beauty di Rihanna che “ha raddoppiato le vendite”.

La crescita della divisione Gioielli e Orologi è stata del 18% (+12% organico) a 10,5 miliardi, con un risultato operativo a 2 miliardi (+20%). “Tiffany & Co. ha vantato un anno record”; indicato Lvmh nella. Anno positivo anche per Bulgari che ha confermato la sua forte dinamica, sopratutto in Europa, Giappone e Stati Uniti.

Infine la Distribuzione ha registrato vendite per 14,8 miliardi (+26% o +17% organico) e un risultato operativo di 788 milioni (+48%), merito del forte rimbalzo delle attività di Sephora, che si conferma leader mondiale nella distribuzione di prodotti di bellezza e ha registrato una performance da record in termini di vendite e profitti e nonostante le attività russe siano state cedute. Dfs ha invece risentito della situazione in Cina.

Per quanto riguarda il futuro, “contiamo sulla desiderabilità delle nostre Maison e sull’agilità dei nostri team per rafforzare ulteriormente la nostra leadership nel mercato globale del lusso e sostenere il prestigio della Francia in tutto il mondo”, ha affermato il Ceo Arnault. Lvmh assicura investimenti operativi per quasi 5 miliardi di euro, dedicati principalmente all’espansione della rete di negozi, allo sviluppo degli impianti di produzione e all’occupazione.

Lmvh: per gli azionisti maxi dividendo di 12 euro

All’assemblea generale del 20 aprile 2023, LVMH proporrà un dividendo di 12 euro per azione. Il 5 dicembre dello scorso anno è stato pagato un acconto sul dividendo di 5 euro per azione. Il saldo di 7 euro verrà pagato il 27 aprile 2023.

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