Giornata di vendite a Piazza affari per il titolo di Luxottica, che a metà mattina cede oltre due punti percentuali, a 48,75 euro, subendo uno dei peggiori ribassi del Ftse Mib. Il calo arriva dopo che ieri il gruppo ha diffuso a Borsa chiusa le stime preliminari sui ricavi 2014. Nonostante fosse stato preannunciato un risultato in forte crescita, i numeri – seppur positivi – sono risultati in linea con il consensus degli analisti, deludendo in parte il mercato.
La società ha chiuso l’esercizio con un fatturato consolidato di 7,6 miliardi, +6,1% a cambi costanti e +4,6% a cambi correnti, e ha annunciato di voler raddoppiare il giro d’affari nell’arco dei prossimi dieci anni. La divisione wholesale ha registrato un aumento dell’8,6% a 3,193 miliardi, mentre quella retail del 4,3% a 4,458 miliardi.
Nel solo quarto trimestre, invece, i ricavi consolidati di Luxottica sono saliti del 9,3%, a 1,890 miliardi, beneficiando del cambio euro/dollaro favorevole. Gli analisti stimavano in media un giro d’affari di 7,649 miliardi nell’intero anno e di 1,854 miliardi nell’ultimo quarto.
Mediobanca Securities (rating neutral e prezzo obiettivo a 42 euro confermati), sottolinea come la società abbia messo in atto una strategia di copertura naturale dalle fluttuazioni della valuta, registrando sia i ricavi sia i costi in dollari. Il Cda di ieri ha nominato Adil Mehboob-Khan amministratore delegato mercati e Massimo Vian amministratore delegato prodotto e operations.
Luxottica ha poi reso noto che la verifica della Guardia di Finanza relativa al 2008 si è conclusa con un processo verbale di constatazione basato sullo stesso rilievo formulato per il 2007, che implica un esborso di circa 29 milioni di euro “che non ha alcun impatto sul conto economico”, perché si tratta di accantonamenti già effettuati.