Per Delfin è in arrivo un aumento di capitale riservato a Leonardo Del Vecchio e con esclusione della prelazione ai figli. L’operazione porterebbe il fondatore di Luxottica al 25% della holding cui fa capo il gruppo mentre le partecipazioni dei sei figli, che oggi detengono il 16,388% ciascuno, si diluirebbero proporzionalmente. Del Vecchio a quel punto cederebbe la propria quota alla moglie, Nicoletta Zampillo, che così avrebbe diritto alla sua quota di legittma nella successione. Sarebbe questo, secondo fonti citate da Il Sole 24 Ore, il piano per sbloccare lo stallo in cui i dissidi familiari hanno gettato Luxottica, bersagliata dalle vendite nelle ultime sedute di Borsa.
Intanto, continua la ricerca del nuovo amministratore delegato dopo le dimissioni arrivate domenica da Enrico Cavatorta (in carica da appena un mese dopo l’addio di Andrea Guerra). La scelta dovrà arrivare entro il 29 ottobre, quando si terrà la prossima riunione del Cda. Per il momento rimane congelato il nome Massimo Vian, proposto da Del Vecchio ma non accettato dai consiglieri indipendenti, che avrebbero posto come condizione per non dimettersi quella di avere entro la fine del mese il nome del nuovo ad da affiancare Vian.
Tra le possibili candidature, le indiscrezioni parlavano di buone possibilità per Gianmario Tondato Da Ruos, attuale amministratore delegato di Autogrill, che però ieri sera ha smentito. Tra i manager sondati in passato da Del Vecchio (senza successo) figurano John Galantic, dg della divisione Usa di Chanel, e Bob Kunze Concevitz, e Marco Bizzarri di Bottega Veneta.
Oggi il titolo in Borsa di Luxottica rimbalza dello 0,9% a fine mattinata, a 36,53 euro, dopo il -2,92% di ieri e il -9,2% di lunedì.