LUXOTTICA E TELECOM FRENANO PIAZZA AFFARI
GIORNATA DI TREGUA PER I TITOLI DELLE BANCHE
Perdono quota le Borse europee a metà seduta. A Milano l’indice Ftse Mib arretra dello 0,40%, fanno peggio Parigi -0,59% e Francoforte -0,62%.
L’indice è sceso dopo la lettura definitiva dell’indice Pmi manifatturiero di gennaio dell’Eurozona si è attestata a 52,3 punti dai 53,2 punti della lettura definitiva di dicembre.
Intanto, a sostenere l’andamento dei Btp (il rendimento del decennale è sceso sotto l’1,40%) è l’attesa di nuove misure della Bce dopo la spinta della Bank of Japan.
A Piazza Affari, però, pesano i ribassi di Telecom Italia-2% e soprattutto di Luxottica -6,5%.
La società degli occhiali subisce il contraccolpo delle improvvise dimissioni dell’amministratore delegato Adil Khan.
Anche Safilo crolla in ribasso dell’8%. La società ha comunicato che le vendite preliminari nel 2015 ammontano a 1,279 miliardi di euro, con una crescita dell’8,5% a cambi correnti, ma in linea con il dato del 2014 calcolato a cambi costanti.
Telecom, invece, arretra dopo la notizia che Ofcom, l’autorità che regola il mercato britannico delle Comunicazioni, si appresta a dare parere contrario alla fusione in Inghilterra fra due compagnie telefoniche, 3 e O2.
Diminuisce così la possibilità dell’annunciata fusione fra Wind e 3 Italia, operazione che attende il via libera dell’Antitrust italiano ed europeo da cui potrebbe trarre beneficio Telecom Italia.
Giornata di tregua per le banche. Solo Intesa segna un modesto calo -0,8%. Mediobanca -1,2%.
Rimbalza Unicredit +1,1%, Monte Paschi +1,2%, Ubi +1,8%.
Banco Popolare è in rialzo del 6,9% e Banca Popolare di Milano del 2,2%.
Eni scivola in calo dello 0,5%. Saipem è in calo del 3% a 0,55 euro.
In attesa dei dati sulle immatricolazioni di gennaio Fiat Chrysler -0,1%. In Francia le immatricolazioni nel mese di gennaio sono cresciute del 3,5%. Aggiustata per tenere conto di un giorno lavorativo in meno, la crescita è dell’8,5%.