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Luxottica corre sul dossier S&V (+3,19%). Accordo vicino, ma ci si interroga sul cambio di strategia

Brilla Luxottica a Piazza Affari: il titolo sale intorno alle 16:40 del 3,19%, è l’effetto Salmoiraghi & Viganò. Il gruppo di Agordo sarebbe infatti a un passo dall’acquisizione della più grande catena di occhialeria italiana la cui maggioranza fa capo alla famiglia Tabacchi. Che il dossier fosse sul tavolo lo aveva confermato a fine ottobre l’ad Andrea Guerra, protagonista di un “incidente” mediatico di smentite insieme al patron Leonardo Del Vecchio. Prima di Guerra infatti del Vecchio aveva negato ogni interesse: “L’ho letto anche io sui giornali. Non è vero assolutamente”, aveva detto entrando nella sede per l’approvazione dei conti trimestrali lo scorso 25 ottobre. Guerra aveva poi ammesso l’esistenza del dossier, pur correggendo il tiro successivamente: “Siamo stati invitati a guardare un dossier ma non significa che siamo interessati”, aveva precisato. “Negli ultimi anni il settore dell’occhialeria italiana ha perso da un punto di vista di italianità tanti protagonisti importanti, tante aziende di occhialeria sono finite in mano straniera – aveva detto allora Guerra -. Salmoiraghi & Viganò è la catena principale italiana e sarebbe un peccato per tutti se, alla fine, di nuovo vedessimo una scelta verso l’estero, per cui qualche responsabilità da leader ce la sentiamo. Di dossier aperti ne abbiamo, e c’è anche questo. Vi guardiamo con grande serietà e attenzione”.

Hanno messo gli occhi su S&V infatti anche i francesi di Alain Afflelou e l’olandese Hal, principale azionista di Safilo. Ma a spuntarla alla fine, sembra sia la veneta Luxottica dopo un testa a testa Italia-Francia. L’operazione, che potrebbe essere annunciata nei prossimi giorni, secondo il Sole24Ore dovrebbe prevedere l’acquisto di una quota di minoranza del 40% e un’opzione put su un ulteriore 40%. Indiscrezioni riportavano valutazioni di 200-250 milioni per l’enterprise value, cifre che però per alcuni analisti sono abbastanza elevate. La famiglia Tabacchi, che nell’operazione è stata assistita dagli advisor di Rothschild e che dovrebbe rimanere con un 20% è stata convinta a mettere sul mercato la maggioranza della catena S&V dalla crisi dell’economia che si è riflessa sui cvonti del gruppo: nel 2011 la catena, 500 vetrine e il 9% del mercato italiano, ha chiuso con un fatturato in calo del 10% a 170 milioni e un risultato netto negativo.

Vento in poppa invece per Luxottica, che oltre a un terzo trimestre chiuso con conti molto positivi, ha conquistato solo qualche settimana fa anche la francese Alain Mikli International, società francese che opera nel settore dell’occhialeria di lusso e di tendenza con l’obiettivo di rafforzare acora il segmento lusso del proprio portafoglio marchi. Al contrario, l’acquisizione di S&V, rappresenta un cambio di strategia di Luxottica (e per questo per alcuni potrebbe essere passibile di ripensamenti da parte di Del Vecchio), perché sarebbe la prima operazione nel retail delle catene di ottica europeo e, per alcuni analisti, comporterebbe un rischio di reazione negativa da parte degli ottici indipendenti

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Categories: Finanza e Mercati