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Lunedì nero per Piazza Affari che, anche per lo stacco cedole, perde quasi il 3% ed è la peggiore

Non basta l’effetto cedola a spiegare il tonfo di Piazza Affari. Oggi le società quotate a Milano pagano dividendi per oltre sette miliardi di euro complessivi, ma ciò implica una flessione del listino non superiore all’1,45%. A fine mattinata, invece, il rosso del Ftse Mib è ben più ampio: -2,8%, di gran lunga la peggior prestazione d’Europa. 

Negli stessi minuti, infatti, Francoforte, Parigi e Londra cedono tutte intorno allo 0,6%. Sul versante obbligazionario, lo spread Btp-Bund viaggia in forte aumento, a quota 186 punti base. 

A Milano soffrono in particolar modo i bancari. I titoli peggiori sono Mediolanum (-4,95%), Unicredit (-4,54%), Generali (-4,37%), Banca Monte Paschi Siena (-4,36%) e Banco Popolare (-4,24%). Male anche Intesa Sanpaolo (-3,8%), Eni (-3,28%) e Unipolsai (-3,98%). 

Wdf in controtendenza (+0,9%) grazie a un report di Citigroup che ha promosso il titolo da neutral a buy con target price a 11,3 euro.

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Categories: Finanza e Mercati