Il mercato dei grandi ritorni. Quello di Pogba alla Juventus, certo, ma soprattutto quello di Lukaku all’Inter, diventato, da sogno impossibile, un qualcosa di decisamente concreto. Il gigante belga sta monopolizzando le prime pagine dei giornali sportivi, un po’ per il suo innegabile valore (e dunque per la portata del colpo sul campionato), molto per le modalità dell’operazione, talmente vantaggiose da renderla ancora più stuzzicante.
Inter-Lukaku, ci siamo: Inzaghi avrà un super attacco con Lautaro e Dybala
Già, perché pensare che Lukaku potesse tornare all’Inter in prestito, un anno dopo essere stato ceduto per 115 milioni, era un esercizio difficile anche per i più ottimisti, invece sta accadendo esattamente questo, a dimostrazione che la volontà dei giocatori, nel calcio moderno, può fare miracoli. Todd Boehly, fresco proprietario del Chelsea, ne ha preso atto da diverse settimane, tanto da accettare di sedersi a un tavolo dal quale potrà ricavare “solo” 10 milioni per il prestito e il risparmio di un anno d’ingaggio. Meglio che tenersi un attaccante controvoglia, avrà pensato il miliardario americano, anche perché Big Rom e i suoi avvocati hanno spinto pesantemente, arrivando addirittura a dimezzarsi lo stipendio. Questione di giorni, forse di ore, dopodiché l’Inter potrà riabbracciare il figliol prodigo e, di conseguenza, godersi un super attacco con Lautaro e, quasi certamente, Dybala, con cui la trattativa procede spedita. Solo a quel punto Marotta, capace nel frattempo di acquistare anche Asllani dall’Empoli (prestito oneroso da 4 milioni con obbligo di riscatto fissato a 10) e Mkhitaryan a parametro zero, si tufferà sulle cessioni, che dovranno portare in cassa almeno 70 milioni cash.
Ora Marotta deve cedere: Skriniar al Psg e Dumfries al Chelsea le piste calde
Skriniar sembra essere l’indiziato numero uno, ma la prima proposta del Psg di 50 milioni è stata rifiutata: i nerazzurri ne chiedono 80, con la consapevolezza di poter chiudere a metà strada, magari con l’inserimento degli immancabili bonus. Poi c’è Dumfries, richiesto proprio dal Chelsea (ma l’operazione, nel caso, sarà slegata da Lukaku) e dal Manchester United, che potrebbe portare in cassa altri 40-45 milioni: l’interesse concreto dell’Inter per Bellanova del Cagliari (8 milioni) si spiega anche così. Il resto lo faranno Pinamonti (ma il Monza ritiene troppo alta la richiesta di 20) e il risparmio di alcuni ingaggi pesanti, tipo Vidal, Vecino, Sanchez e forse Dzeko, entrato per l’ennesima volta nel mirino della Juventus, sempre alla ricerca di un vice Vlahovic, specialmente ora che Morata è tornato definitivamente all’Atletico Madrid.
Juve: il mercato non decolla, ma arrivano 20 milioni dell’Atalanta per Demiral
Il mercato bianconero finora ha stentato a decollare, ma ieri è arrivata l’ufficialità del riscatto di Demiral da parte dell’Atalanta per 20 milioni, soldi che potrebbero servire per chiudere le prime operazioni e placare Allegri, segnalato come scontento e amareggiato. L’incontro avuto con Campos, neodirettore tecnico del Psg, in quel di Montecarlo non c’entra nulla, ma è chiaro che le aspettative per il raduno del 4 luglio sono molto diverse: Max, quel giorno, vorrebbe avere Pogba (e quasi certamente sarà accontentato) e Di Maria (qui invece ci sono più dubbi), ma anche Kostic (Chiesa rientrerà solo a gennaio), un attaccante e almeno un difensore. Strada in salita, insomma, perché è molto difficile che Cherubini possa chiudere così tante operazioni in poco tempo, oltretutto senza cessioni a finanziarle. Le tempistiche del mercato, comunque, non si sposano quasi mai con le date dei raduni: ne sanno qualcosa pure al Milan, dove i lavori proseguono in un clima migliore rispetto ai bianconeri, ma solo in virtù di uno Scudetto appena vinto che rende tutto più dolce.
Milan: prima il rinnovo di Maldini e Massara, poi il mercato
Sin qui l’arrivo di RedBird non ha portato accelerate sul mercato, anzi Maldini e Massara, almeno formalmente, devono ancora ricevere l’incarico per proseguire la loro opera. I nomi che circolano sono i soliti: Botman per la difesa (il Newcastle ha offerto di più, ma lui continua a preferire i rossoneri), Renato Sanches per il centrocampo (ad oggi il più vicino), De Ketelaere, Lang e Zaniolo (su cui c’è anche la Juve) per la trequarti, senza contare l’ormai preso Origi, in arrivo per visite mediche e firma. Non vanno escluse sorprese, ma la lista dovrebbe essere questa, come confermato indirettamente dallo stesso Pioli, autore di un’intervista in cui ha detto che arriveranno “un difensore, un centrocampista, un 7 e un 10”.
Polveriera Napoli: Osimhen, Koulibaly, Fabian Ruiz e Anguissa possono partire
Chi sta peggio però, almeno in quest’alba di estate, è sicuramente il Napoli, alle prese con tantissimi casi. Mertens ha già ufficializzato l’addio (lo cerca la Lazio di Sarri), Osimhen e Koulibaly hanno lasciato aperte le porte a possibili partenze, Fabian Ruiz è un separato in casa, Anguissa vorrebbe dei bonus che la società, al momento, non vuole riconoscergli. La situazione è delicata, perché un conto è separarsi dal solo Insigne, un altro è assistere all’autodistruzione di un intero gruppo storico: non è detto che vada a finire così, ma per evitarlo servirà un lavoro diplomatico non molto affine al carattere di De Laurentiis.