Giornata inteNsa di trimestrali quella di oggi, 26 aprile, con alcuni tra i più importanti colossi mondiali che renderanno noto qual è stato il loro “stato di salute” nei primi tre mesi del 2018.
Occhi puntati soprattutto sulla Germania, dove a stretto giro sono arrivati i conti di Lufthansa e Volkswagen, ma anche quelli di Deutsche Bank che ha parallelamente annunciato una profonda revisione delle attività di investment banking e tagli al personale.
Parlando della compagnia aerea tedesca, Lufhansa è riuscita a ridurre le perdite accumulate dopo l’acquisizione di Air Berlin, confermando gli obiettivi per fine anno. Il contenimento non sembra però essere bastato e sulla Borsa di Francoforte il titolo cede intorno al 7%.
Nel dettaglio, Lufthansa ha annunciato una perdita di 57 milioni di euro contro i 68 milioni dello scorso anno. Il risultato rimane molto al di sopra del consensus: gli analisti prevedevano infatti un rosso di 29 milioni di euro. “Restiamo chiaramente sulla nostra traiettoria e mostriamo un buon risultato nel primo trimestre” afferma il cfo del gruppo Ulrik Svensson. “I costi eccezionali legati alla crescita di Eurowings dopo il fallimento di Air Berlin hanno in gran parte cancellato l’aumento delle entrate” ha spiegato il gruppo in una nota.
Nonostante un “nuovo record per numero di passeggeri” e un miglioramento delle merci, anche i ricavi hanno registrato un lieve calo (-0,7%, a 7,64 milioni di euro) a causa dell’applicazione per la prima volta dei nuovi principi contabile Ifrs. In cifre comparabili, il fatturato è aumentato del 4,5%. L’ebit adjusted è salito del 4% a 26 milioni. Per il 2018 Lufthansa si aspetta un risultato “leggermente al di sotto” del 2017, in cui l’utile netto aveva raggiunto il valore record di 2,36 miliardi di euro.
Rimanendo su Lufthansa, oggi sono arrivate importanti novità su Alitalia per la quale il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto di proroga al 15 ottobre i tempi di vendita e al 15 dicembre i termini per la restituzione del prestito ponte (nel mirino di Bruxelles). Sulla questione è intervenuto anche il cfo della compagnia aerea tedesca affermando che, a causa delle condizioni in cui versa oggi il vettore italiano, “non ci interessa per niente“. La compagnia “va ristrutturata in termini di dimensione, costi, destinazioni e così via, e questa ristrutturazione va fatta dall’Italia non possiamo farla noi da azionisti”. Lufthansa aggiunge che come alternativa ad Alitalia punterà a crescere in Air Dolomiti.
Gli investitori reagiscono meglio alla trimestrale di Volkswagen che a Francoforte guadagna attualmente il 3,4%. Un rialzo che arriva nonostante il calo dell’utile netto registrato nei primi tre mesi del 2018: -2,9% a 3,22 miliardi di euro. Parallelamente però le vendite sono salite del 3,6% a 58,228 miliardi. “Il calo dei proventi operativi è dovuto in particolare ad un effetto negativo” relativo alle regole contabili Ifrs 9, ha spiegato il gruppo in un comunicato. Il gruppo tedesco conferma l’outlook 2018.
I ricavi della casa di Wolfsburg si sono attestati a 58,2 miliardi di euro contro stime comprese in un range tra 56,44 e 59,50 miliardi, secondo quanto scrive Bloomberg. L’utile pre-tasse è pari a 4,48 miliardi di euro mentre l’utile operativo è stato di 4,21 miliardi di euro.
Volkswagen conferma gli obiettivi per quest’anno. “Il gruppo si trova in una posizione economica solida”, ha detto il nuovo amministratore delegato Herbert Diess.