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L’Ue salva la Grecia, ecco i punti del nuovo Piano Marshall

Dopo otto ore di trattative, alla fine l’accordo è arrivato. I diciassette leader dell’Eurozona, riuniti ieri a Bruxelles per un vertice straordinario, hanno dato il via libera a un secondo maxi-pacchetto da circa 160 miliardi di euro per salvare la Grecia dal default. Una sorta di nuovo Piano Marshall, come loro stessi lo hanno definito, appoggiandosi al ricordo di quello che gli Stati Uniti fecero per l’Europa nel dopoguerra. “Abbiamo deciso una comune risposta – ha detto Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, al termine del summit -. Il nostro obiettivo è migliorare la sostenibilità del debito greco, fermare il rischio contagio, rafforzare gli strumenti nella gestione della crisi”.

Ecco in forma di schema le misure principali previste dal piano:

109 MILIARDI DA UE E FMI ENTRO IL 2014
Questa seconda tranche di aiuti si somma alla prima da 110 miliardi arrivata lo scorso anno.

106 MILIARDI DAI PRIVATI NEL PERIODO 2011-2019
L’intervento dei privati (banche, fondi assicurativi e fondi pensione) arriverà “su base volontaria” e dovrebbe comprendere un intervento netto da 37 miliardi e un buy-back da 12,6 miliardi (queste ultime due cifre, sommate ai 109 miliardi che arriveranno per mano pubblica, consentono di arrivare alla fatidica quota di “circa” 160 miliardi). Oltre al buy-back, il settore finanziario sosterrà Atene anche con lo swap e il rollover sui titoli in portafoglio. Questa parte del piano potrebbe far scattare il giudizio di default selettivo da parte delle agenzie di rating.

L’EFSF ACQUISTERA’ BOND GRECI SUL MERCATO SECONDARIO
Il Fondo europeo di stabilità finanziaria verrà riformato in modo da poter acquistare titoli di Stato (non solo dei Paesi in crisi) sul mercato secondario. In caso di default selettivo, inoltre, l’Efsf garantirà i prestiti alle banche greche da parte della Bce con una somma tra i 20 e i 30 miliardi di euro.

MIGLIORI CONDIZIONI PER I PRESTITI
La durata dei prestiti sarà dilatata dagli attuali sette anni e mezzo a un minimo di 15 anni, che potrà estendersi fino a 30. Il tasso d’interesse viene ribassato dal 4,5% al 3,5%.

FONDI STRUTTURALI
L’occupazione e la crescita della Grecia saranno favorite attraverso un nuovo utilizzo dei fondi strutturali europei per un miliardo di euro.


Allegati: Dichiarazione_ufficiale_Eurozona.pdf

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