La crisi morde sempre di più, e adesso dopo il piano di salvataggio per la Grecia e il monitoraggio dell’Italia, si aggiunge la richiesta di assistenza da parte dell’Ungheria. Proprio oggi, infatti, il governo di Budapest ha inviato alla Commissione europea una richiesta per “una possibile assistenza finanziaria da parte dell’Ue”. Lo fanno sapere dallo stesso esecutivo comunitario che “ha ricevuto” la lettera di aiuto.
“Allo stato attuale c’è una missione di sorveglianza a Budapest“, ha ammesso in conferenza stampa Amadeu Altafaj, portavoce del commissario europeo agli affari economi e monetari Olli Rehn, stamattina impegnato in un incontro con il nuovo premier greco, Lucas Papademos. “Ci troviamo in una fase preliminare” della missione, e al momento si parla di “possibile assistenza” finanziaria dell’Ungheria, ha sottolineato Altafaj.
La Commissione Ue ha però diffuso una nota dove si legge che lo stesso organismo comunitario “esaminerà la richiesta delle autorità ungheresi in stretta collaborazione e continue consultazioni con gli stati membri e il Fondo monetario internazionale”. La crisi dunque si allarga, ma a Bruxelles minimizzano. “Al momento non è confermabile” alcun sostegno al governo di Budapest, ha fatto sapere Altafaj.
Allo stesso modo non ci si sbilancia sulla crisi greca. “Ci aspettiamo che rispetti gli impegni presi il 27 di ottobre”, e ciò – ha scandito il portavoce di Rehn – attraverso “un impegno chiaro e inequivocabile messo per iscritto”. Bruxelles vuole dunque garanzie nero su bianco per procedere al pagamento della sesta tranche di aiuti, impegno scritto che “al momento ancora non abbiamo, ma Papademos adesso è qui”.
Insomma, si attende con impazienza il nuovo premier e si lascia intendere che gli ultimi dettagli potranno essere sottoscritti a breve. Ma al di là dell’ottimismo mostrato, filtra comunque la preoccupazione per una situazione sempre più delicata. E’ trapelato dalla parole di Altafaj, che a proposito della Grecia ha detto: “serve un impegno chiaro. Questo sarebbe importante per la Grecia e per i partner europei”. Che però sono sempre più in difficoltà.
Oggi il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, incontrerà in serata anche il premier svedese Fredrik Reinfeld “per discutere del ruolo dei paesi dell’area euro e quello dei paesi non dell’area euro”, ha fatto sapere Oliverier Bailly, portavoce della Commissione Ue. Un incontro bilaterale sulla crisi che dimostra, attraverso un lavoro frenetico di incontri, la delicatezza del momento.
Domani, poi, sarà la volta dell‘Italia: il presidente del Consiglio, Mario Monti, incontrerà Barroso e il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. “I temi al centro dell’incontro mi sembrano chiari”, si è limitato a dire Bailly. Crisi, riforme, rispetto degli impegni presi con la lettera, pareggio di bilancio, consolidamento finanziario, rilancio dell’occapione e aumento della crescita: questi i temi in agenda.