Per la prima volta nella storia una donna guiderà la London School of Economics, tempio della ricerca universitaria nel campo dell’economia e della politica e università tra le più quotate al mondo. Si tratta di Nemat Shafik, 53 anni da Alessandria d’Egitto, ma con passaporto britannico e americano. Shafik, per assumere l’incarico di direttore della prestigiosa università londinese, a partire dal settembre del 2017, ha annunciato ieri di aver rassegnato le sue dimissioni dal ruolo di vice governatore della banca centrale inglese.
L’economista di origine egiziana era entrata a far parte della Banca d’Inghilterra due anni fa ed era ritenuta una delle favorite per la successione di Mark Carney come Governatore, a partire dal 2018. Carney che l’ha salutata con affetto: “Con il suo lavoro e con il suo esempio, lascia un importante retaggio, le auguriamo il meglio per il suo futuro”.
Per Shafik, che ha studiato alla Lse, si tratta di un ritorno in grande stile, sulla poltrona occupata nel tempo da personaggi come Ralf Dahrendorf e Antony Giddens. Secondo l’economista di origine egiziana, “Oggi più che mai c’è bisogno della lunga tradizione della London School of Economics nell’usare il meglio delle scienze sociali per affrontare i problemi del giorno”. La nuova direttrice vanta un curriculum di primissimo piano con incarichi di primo piano al Fondo monetario, Banca Mondiale, oltre ad aver insegnato alla Wharton Business School e alla Georgetown University.
Minouche, questo il nomignolo di Shafik, guiderà l’università in un momento significativo, sottolinea la stessa università che ha messo in campo un investimento di 11 milioni di sterline per accrescere lo sviluppo del suo campus; si tratta del piano di rilancio più importante nei suoi 121 anni di storia.