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L’ottimismo sulle banche venete rilancia Piazza Affari

Gli spiragli di soluzione per il salvataggio senza bail-in della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca danno sprint a tutto il settore bancario di Piazza Affari, che guadagna lo 0,6%, anche per la spinta dell’exploit di Luxottica – In ripresa l’high tech ma vendite sulle utilities.

Rimbalzo positivo per le borse europee, rinfrancate anche dall’opening bell intonata di Wall Street e dall’iniziale colpo di reni dei titoli tecnologici a partire da Apple. Piazza Affari chiude in frazionale rialzo, +0,85%, 21.088 punti, dopo aver toccato punte superiori all’1% in giornata. Tonico il comparto bancario, in particolare Ubi +3,44%, mentre si allontana lo spettro del bail in per banche venete. Gli acquisti premiano inoltre Luxottica, +3,13 e Fca, +2,41%.

Ancora una seduta brillante per l’obbligazionario: il rendimento del decennale italiano scende all‘1,98%, ai minimi da fine gennaio e il differenziale con l’omologo tedesco si ferma a 171.10 punti base (-3,17%).

In rialzo gli altri listini continentali, con l’eccezione di Londra, in calo dello 0,15%, mentre la sterlina recupera e l’inflazione a maggio cresce dello 0,3% su base mensile e del 2,9% su base annua. A sorpresa, il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, dichiara che il Regno Unito sarebbe il benvenuto se decidesse di ritornare nell’Ue, ma intanto Bruxelles vuole attribuirsi il potere di spostare le attività di clearing in euro da Londra dopo la Brexit, adottando un modello di supervisione sulla falsariga di quello degli Stati Uniti.

Positive Francoforte +0,59%, Parigi +0,4% e Madrid +0,4. Effervescente Atene +1,72%, benché l’isola di Lesbo, sia stata colpita da un terremoto che ha ucciso almeno una persona e lasciato senza tetto circa 800 abitanti.

Wall Street, a metà seduta, mantiene una buona intonazione, in attesa delle conclusioni della riunione della Fed, cominciata oggi e che finirà domani. Un ulteriore rialzo dei tassi dello 0,25 sembra scontato, mentre ci si interroga sul cammino successivo della banca centrale, alla luce di dati macro contraddittori. Stabile il rapporto euro dollaro, in area 1,2. Il petrolio risulta in modesta calo, dopo che il report mensile dell’Opec ha mostrato una produzione nel complesso in aumento a maggio. Il Brent scende dello 0,31%, a 48,14 dollari al barile.

Fra le big di Piazza Affari svetta Luxottica, grazie al rating di di Morgan Stanley, che ha promosso la società da ‘equal weight’ a ‘overweight’ con target price aumentato da 50 a 65 euro. Bene Fiat, con Goldman Sachs che conferma il titolo nella sua ”Convinction List Buy”.

Fra le banche oltre a Ubi, archiviano una seduta brillante Bper +2,51% e Unicredit +1,63%. Frazionale crescita per Intesa, +0,47%, mentre dagli aggiornamenti quotidiani della Consob risulta che Goldman Sachs ha praticamente azzerato la sua partecipazione nella società. Positivi i finanziari con Finecobank +1,63%. Denaro su Generali +1,97% e Unipol +2,35%.

Acquisti per i titoli Buzzi +2,38%; Mediaset +1,04%; Recordati +1,62% e Prysmian +1,86%. Quest’ultima ha inaugurato in Romania un importante stabilimento, per rispondere alla domanda crescente di cavi ottici per lo sviluppo delle nuove reti di telecomunicazioni ad alta velocità. Ben comparta Atlantia, +1,21%, con Marco Patuano, ad di Edizione, cassaforte della famiglia Benetton, che dice: “Il prezzo dell’Opas per Abertis è assolutamente giusto” e dall’integrazione tra le due aziende nascerà un campione mondiale delle infrastrutture.

Fra i petroliferi brilla Tenaris +1,37%. Nella moda torna il fascino di Ynap +2,23% e Moncler +1,36%. Si riprende Stm, +1,15% dopo il pesante tonfo di ieri. Le vendite colpiscono Snam, -0,91%. Prese di beneficio su Saipem -0,99%; arretra Campari -0,81%. Fuori dal paniere principale Dmail Group  fa scintille, +22,98%, dopo aver preannunciato dai quadrimestrali positivi. In spolvero anche Ovs, +6,47, sostenuta da rumor su un interesse di Italmobiliare per la catena di abbigliamento veneta.

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