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L’ottimismo sull’accordo Usa tonifica le Borse: Milano (+0,5%) sfiora la soglia dei 19mila punti

FIRSTonline

MILANO SFIORA I 19 MILA PUNTI. SPREAD A 234
CORRONO LE POPOLARI E MEDIOBANCA

Grazie al quinto rialzo consecutivo Piazza Affari +0,43% sfiora la barriera dei 19.000 punti, superata nel corso della seduta. Alla fine indice Ftse Mib a quota 18.999, comunque ai massimi dal luglio 2009.

Variazioni analoghe in Europa. Londra +0,64%, Parigi +0,78%, Francoforte +0,92%, Madrid +1,22%.

Buone nuove anche sul fronte delosread: la forbice sul Bund tedesco si riduce di 4 punti base a quota 234, tornando sui livelli di tre settimane fa. Il Btp rende il 4,24%.

In calo, seppur di poco, la Borsa americana: l’indice Dow Jones scende dello 0,4%, S&P -0,3%, Nasdaq -0,1%. Va avanti il negoziato fra il leader della maggioranza democratica al Senato Harry Reid e quello della maggioranza repubblicana Mitch McConnell per “riaprire” il governo fino al 15 gennaio e alzare il tetto del debito fino al 15 febbraio.

Ma a frenare la corsa di Wall Street è Citigroup -1,1%. La banca ha chiuso in attivo il terzo trimestre ma ha deluso le attese a causa del calo delle attività a reddito fisso e di quelle collegate ai mutui. La terza maggiore banca americana ha registrato un utile netto di 3,23 miliardi di dollari, un dollaro per azione, contro i 468 milioni di dollari, 15 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso, quando aveva registrato perdite per 2,9 miliardi di dollari collegate alla divisione di brokeraggio Morgan Stanley Smith Barney. Escludendo le voci straordinarie, l’utile è stato di 1,02 dollari per azione, in calo dagli 1,06 dollari precedenti. Le stime degli analisti si fermavano a 1,04 dollari.

Facebook guadagna l’1,6% e torna sopra i 50 dollari dopo l’acquisto dell’israeliana Onavo.

Meglio delle stime i risultati di Johnson & Johnson , in rialzo dell’1,7%, e di Coca Cola, ma il titolo del primo produttore al mondo di bevande scende dello 0,2%. In calo anche il fatturato del colosso delle bibite.

In evidenza le banche nel giorno del via libera dell’Ecofin al meccanismo unico di vigilanza sulle banche sistemiche (Ssm) che ricadrà sotto il controllo della Banca centrale europea e sarà operativo dal prossimo autunno.

Fra le banche, Unicredit sale dello 0,83%, Intesa -0,17% %, MontePaschi è in calo e scende dello 0,54%.

Corrono le Popolari: Bper + 3,05%, Ubi Banca +4.3%.

Mediobanca +2,82%.

Tra gli assicurativi, Fondiaria Sai +0,9%, Generali+1%.

Giornata diffcile per gli industriali.

Fiat -0,23%, frenata da Kepler Cheuvreux che ha abbassato il target price da 4,7 a 4,5 euro, ribadendo il giudizio negativo reduce.

Hanno fatto peggio Finmeccanica -1,23% , Cnh Industrial -1,72% e soprattutto Prysmian -3,6%, influenzata negativamente dal profit warning della concorrente francese Nexans che ha anche annunciato un aumento di capitale da 284 milioni di euro.

Buzzi +2,89%, Deutsche Bank ha alzato il target price a 13,2 euro da 12,7 euro confermando il giudizio “buy”.

Enel sale dello 0,1%, Telecom Italia+0,94%, Eni+0,69%.

Deboli i titoli del lusso.

Continua la discesa di Tod’s -1,3% e Ferragamo -1,51%.

A2A -2,05% a 0,861 euro. Goldman Sachs ha inserito l’utility nella sua “conviction sell list”, ritenendo che il consenso sugli utili 2014 sia troppo elevato.

Nei prossimi mesi potrebbe scendere del 15-20% a causa dei risultati deboli della generazione di energia, della gestione dei rifiuti e della fornitura di gas. Viceversa Kepler Cheuvreux ha confermato la raccomandazione buy, portando il target price da 0,83 a 1 euro. Nel giorno dello sbarco di Thohir nell’Inter, continua in Piazza Affari il rally delle società calcistiche: Juventus+18,2%, A.S: Roma +15,2%.

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