Divieto per gli sport di contatto amatoriali. Stop alla somministrazione di alcolici da asporto dalle 21, così come agli assembramenti fuori da bar, vinerie, pub e ristoranti. Chiusura dei locali alle 24. Blocco totale alle feste in luoghi pubblici e anche a quelle private. Limite ai commensali nei ristoranti. Sono questi i nuovi provvedimenti allo studio del Governo, che però non ha ancora preso una decisione definitiva: ci sarà prima il confronto con il Comitato tecnico scientifico e poi con le Regioni. Tra l’altro un’altra delle misure a rischio, anche se finora non paventata, è proprio quella dello spostamento da una regione all’altra.
La stretta del governa, resa ormai necessaria dalla nuova impennata di contagi, è insomma pronta e riguarda anche altri aspetti: tetto di trenta persone agli invitati a matrimoni, battesimi e cresime (la misura interessa le celebrazioni, ma non la cerimonia religiosa, che ha altre regole già fissate); più smart-working e, forse, riduzione della capienza sui mezzi pubblici, finora all’80%; e infine, novità di rilievo se validata questo pomeriggio dagli scienziati, dieci giorni di quarantena – al posto dei quattordici attualmente previsti – per i contatti stretti dei positivi.
L’attenzione massima è sulle feste private e gli eventi tra parenti, visto che secondo il ministero della Salute “il 75% dei contagi si verifica in famiglia”. Il dilemma dell’esecutivo è sempre lo stesso: quanto rallentare i motori del Paese, quanto essere duri per contenere il contagio. Ecco gli ultimi dati. I nuovi malati sono 5.724 (dai 5.372 del giorni prima) su 133.084 tamponi effettuati (nuovo record). I morti 29. Tre in più i pazienti in terapia intensiva (390 in totale), 250 in più gli ospedalizzati (in tutto 4.336). La regione peggiore è la Lombardia, con 1.140 nuovi positivi, mentre rallenta un po’ la Campania: 664.