Italia sul tetto del mondo della cucina, per la prima volta nella storia. Almeno a livello di ristoranti, un locale del Belpaese non era mai stato in vetta ai “50 Best Restaurant”, la classifica considerata come una sorta di Oscar della gastronomia: ci è riuscita ieri, nel corso di una cerimonia svoltasi a New York, l’Osteria Francescana dello chef Massimo Bottura, che ha superato il vincitore dell’anno scorso, lo spagnolo El celler de Can Roca.
L’Osteria era giunta seconda l’anno scorso e terza nel 2013 e 2014. “Voglio ringraziare tutti i miei collaboratori. É stata durissima. Il nostro lavoro è soprattutto un’opera d’arte”, ha detto un entusiasta Bottura. Al terzo posto nella graduatoria si è piazzato un locale newyorkese, l’Eleven Madison Park, mentre nella top-ten compaiono ristoranti peruviani, danesi (col quattro volte vincitore “Noma”), francesi, spagnoli, giapponesi e australiani.
In totale, nei migliori 50 dominano Messico e Usa, davanti a Spagna, Francia e Italia, che oltre a quello di Bottura piazza altri tre ristoranti: il Piazza Duomo di Alba, di Enrico Crippa, al 17esimo posto; al 39esimo Le Calandre a Rubano, di Massimo “Max” Alajmo; e infine il Combal zero di Rivoli, di Davide Scabin, al 46esimo.
Per quanto riguarda invece la classifica individuale per i singoli chef, trionfo su tutta la linea per la Francia con premi ad Alain Passard per la carriera, per Dominique Crenn come migliore cuoco donna e per Pierre Herme come miglior pasticciere.
I primi dieci posti. La classifica dei 50 miliori ristoranti del mondo è aperta dunque dall’Osteria francescana di Modena (Massimo Bottura); seguono El celler de Can Roca, Girona (Joan Roca); Eleven Madison Park, di New York (Daniel Humm); al quarto posto Central di Lima (Virgilio Martinez); poi Noma di Copenhagen (René Redzepi), Mirazur di Mentone (Mauro Colagreco); Mugaritz di San Sebastian (Andoni Luis Aduriz), Narisawa di Tokyo (Yoshihiro Narisawa), Steirereck di Vienna (Heinz Reitbauer), e infine Asador Extebarri di Axpe (Victor Arguinzoniz).