Si raffredda, dopo aver girato a pieno regime, il motore del Nikkei. La Borsa di Tokyo registra stamane una brusca caduta, -2,30%, dopo il rimbalzo dello yen. A pagare il prezzo, al solito, sono i grandi esportatori.
Anche Hong Kong, -0,7%, e Shangai, -0,3%, frenano. Due le notizie negative: il brusco rallentamento degli investimenti esteri in Cina e la notizia che il governo di Pechino medita l’imposizione di una tassa sugli immobili.
La “gelata” in arrivo da Oriente non cambia gli umori del mercato. Fa previsioni ottimistiche Erik Nielsen, chief economist di Unicredit: l’enorme quantità di liquidità inutilizzata, è la sua tesi, combinata con il venir meno dei timori di disgregazione dell’euro, dovrebbe” dare luogo nel corso del 2013 ad un ampio movimento di riallocazione degli investimenti a favore degli asset più rischiosi, come quelli italiani”.
Ancora più esplicito il messaggio in arrivo da “L’orso va in letargo”, titolo di uno studio condotto nella settimana dal 4 al 10 gennaio da Bank of America Merrill Lynch attraverso un sondaggio fra 254 gestori che amministrano fondi per 754 miliardi di dollari.
Tra i segnali rialzisti spicca la novità che, dopo 2157 giorni di underwieght le banche non sono più sottopesate nei portafogli dei grandi gestori Insieme alle banche, in questo gennaio 2013 è aumentato nei portafogli il peso dei titoli ciclici, tech e industriali, che hanno preso il posto dei classici “difensivi”.
Chiusura in lieve rialzo a Wall Street per il Dow Jones, +0,1%, e l’indice S&P + 0,22% grazie al buon andamento dei consumi natalizi. In calo il Nasdaq, -0,22%.
La Borsa di Parigi è scesa dello 0,2%, Francoforte -0,6%, Londra +0,1%. In controtendenza Milano, sostenuta dalle banche: Piazza Affari chiude bene la seduta con l’indice FtseMib in rialzo dello 0,4%
Sul mercato dei titoli di Stato il Btp a 10 anni ha perso leggermente terreno: il rendimento è salito al 4,20% e lo spread a quota 269 (+6 punti base).
AMERICA
In attesa delle trimestrali di oggi, protagoniste assolute Goldman Sachs e Jp Morgan a muovere il mercato è di nuovo la politica: evitato il “fiscal cliff” con l’accordo del 31 dicembre, ora la Casa Bianca ed il Congresso devono trovare una nuova intesa sull’innalzamento del tetto al debito statale.
Ma, più ancora, ha pesato la performance negativa di Apple -2%, il titolo resta debole dopo il tonfo provocato dalle indiscrezioni sull’andamento inferiore alle attese dell’iPhone5. Non suscita entusiasmo, almeno a giudicare dalle prime reazioni, l’annuncio di Facebook -2,7% nel dopo Borsa. Ieri Mark Zuckerberg ha presentato graph search, il primo motore di ricerca social.
INSIDE PIAZZA AFFARI
Il titolo superstar è Ubi che guadagna il 2,6% grazie alla notizia che il fondo Usa Blackrock ha acquistato il 5% del capitale, conferma esplicita del sentiment positivo sul sistema del credito italiano.
Riprende il rally di inizio anno di MontePaschi +2,3%. Intesa +1,5% è premiata dalla promozione del Crédit Suisse. Tra i maggiori rialzi della giornata a Piazza Affari figura anche Snam Rete Gas, +2,7%, Il titolo ha reagito positivamente alla notizia che Eni +0,7% ha collocato un bond convertibile in azioni ordinarie Snam. Il bond avrà un valore complessivo di circa 1,25 miliardi di euro e sarà convertibile in un numero di azioni Snam pari all’8,5% del capitale.
Corregge Fiat -1,3% dopo il balzo di lunedì (+6%). L’azienda ha annunciato la ricorsa di cassa integrazione per l’impianto di Melfi fino al 31 dicembre 2014 per attrezzare lo stabiliment alle linee di produzione della 500 x. Intanto è stato raggiuntoa l’intesa per la produzione in Cina della Cina destinata al mercato cinese.
In ribasso anche Tenaris che ha perso lo 0,7% anche in seguito alla decisione di Mediobanca di abbassare la raccomandazione a underperform da neutral. E’ proseguita la discesa di Generali, in ribasso dello 0,8% ed è finita in negativo anche Mediobanca-0,3%.
Telecom Italia è scesa dell’1,9% sulle indiscrezioni dell’opposizione di Francia e Germania a una rete unica delle tlc. C’è attesa per la reazione del mercato alle novità annunciate ieri in materia di nuove tariffe flat per le chiamate fisso-mobile. Pesante Mediaset -3,3%.
Ancora un forte rialzo per Ferragamo +3,3% dopo l’intervista dell’ad Michele Norsa al Financial Times: il manager ha annunciato un rialzo dei prezzi medi dei prodotti in Europa.
Oggi il cda di Gemina deciderà gli advisor per l’operazione di integrazione in Atlantia. Il gruppo presieduto da Fabrizio Palenzona si sarebbe affidato a Unicredit e Goldman Sachs, mentre Atlantia starebbe ancora sondando il mercato. In pole position ci sarebbero Banca Imi e un istituto francese. Mediobanca resta per ora fuori causa i troppi interessi nella partita. Piazzetta Cuccia è socio al 6,5% di Sintonia e possiede il 12% di Gemina.