In un’Europa contrastata e con Wall Street incerta, svetta la performance di Piazza Affari, che chiude con un guadagno dell’1,21% a 19.613 punti. Fanno scintille le banche accese da Intesa (+5%) e dalla contrazione dello spread: 150 punti base (-1,56%), con un tasso del Btp 10 anni a 0,95%.
Intanto l’oro centra il bersaglio dei 2000 dollari, anzi lo supera di slancio e al momento si muove oltre 2001 dollari l’oncia, galvanizzando anche l’argento, +4,7%, 25,565 dollari.
Mercati sempre più frizzanti dunque nonostante il Covid imperversi nel mondo e faccia sempre più paura, nonostante il rischio concreto per esempio di una seconda ondata in Belgio, nonostante la guerra fredda Usa-Cina si sposti ora sulla conquista di TikTok da parte di Microsoft. A fare incetta di risorse provvede l’oro, ma anche Piazza Affari oggi compie la sua parte grazie a una serie di blue chip in grande spolvero.
A dare la spinta al settore creditizio è Banca Intesa, che presenta una trimestrale migliore delle attese e sembra vivere un momento magico dopo la vittoria nell’offerta su Ubi (+2,74%). Carlo Messina vuole anche chiedere alla Bce di consegnare agli azionisti una cedola doppia nel 2021, vista la necessità di portare a riserva quella 2020 causa Covid. “Nonostante il primo semestre del 2020 sia stato un periodo di eccezionale complessità – osserva il Ceo – Intesa Sanpaolo ha conseguito il miglior utile netto del primo semestre dal 2008 e rafforzato il bilancio”. L’andamento della banca torinese tonifica l’intero comparto: Unicredit +3,28% e Banco Bpm +4,49%, mentre Mps, fuori dal paniere principale, compie un balzo del 8,39%, dopo la perdita del 5,7% di ieri. In controtendenza Bper -1,3%.
Le banche non sono però le sole protagoniste della seduta. Regina del listino è Telecom +6,28%, che presenta oggi i conti semestrali a mercati chiusi. Il cda odierno ha probabilmente valutato anche l’offerta vincolante presentata da Kkr per il 38% di FiberCop, la cui eventuale accettazione, secondo un broker sentito da Ruters, rappresenta un importante punto di non ritorno nell’equity story di Tim “e offre i presupposti per una futura integrazione con OpenFiber”.
In denaro Unipol +4,91%; Leonardo +4,8+%; Pirelli +4,5%. Si apprezza anche oggi Fiat, +3,93%, nonostante il calo nelle immatricolazioni e in attesa di vedere i risultati degli incentivi. Fra i petroliferi Eni recupera il 4,31% dopo la recenti perdite; Saipem +3,07%. Cagionevoli i titoli legati alla salute: Diasorin -4,12%; Amplifon -2,57%; Recordati -2,38%. Lusso in ribasso con Moncler -2,24%.
Anche nel resto d’Europa una serie di importanti trimestrali hanno influenzato la seduta. In particolare Francoforte cede lo 0,41%, appesantita da Bayer (-2,9%), che ha subito una perdita di 9,5 miliardi nei primi sei mesi dell’anno. Londra è piatta, nonostante il balzo della major dell’energia Bp, +6,5%.
Frazionali guadagni per Parigi +0,28% e Madrid +0,69%. In rosso Zurigo -0,68%. Sul mercato valutario l’euro-dollaro è piatto intorno a 1,177. Il petrolio viaggia in rialzo: il contratto Brent, ottobre 2020, si apprezza dello 0,68% a 44,45 dollari al barile; più tonico il greggio texano, settembre 2020, +1,51% a 41,63 dollari al barile.