Grazie, Presidente Mattarella. Ci voleva un colpo d’ala del Capo dello Stato per evitare il baratro di un governo avventuroso che minacciava di portare l’Italia fuori dall’euro e il Paese a un sicuro default e il Presidente Mattarella non ha deluso le attese della gran parte degli italiani che esige il rispetto della Costituzione e la fedeltà alla nostra collocazione in Europa.
Il Capo dello Stato ha raccolto e vinto con coraggio la contesa sul ministro del Tesoro, ha difeso con orgoglio i poteri della Presidenza della Repubblica e l’onore dell’Italia di fronte agli attacchi scomposti di una parte della stampa tedesca e ha salvato il risparmio degli italiani che sarebbe andato rovinosamente in fumo se gli improvvidi piani di uscita dall’euro, affidati da Matteo Salvini e da Luigi Di Maio al professor Paolo Savona, non fossero stati fermati per tempo.
La situazione politica italiana resta certamente molto complessa dopo il voto del 4 marzo ma ieri pomeriggio Mattarella ha evitato il peggio e bisogna dargliene doverosamente atto. Un segnale di serietà, dopo la burrasca dei mercati, è anche la chiamata al Colle di Carlo Cottarelli, a cui c’è da augurare che riesca a formare il governo del Presidente o, in assenza della fiducia dlle Camere, a gestire ordinatamente il ritorno al voto. Ma altrettanto francamente bisogna dire che, se la Lega e i Cinque Stelle pretendevano di rappresentare il nuovo e addirittura di avviare la Terza Repubblica, alla prima prova hanno miseramente fallito.
Il fatto che ora Di Maio, diopo aver velocemente dismesso il vestito istituzionale che ha indossato nel dopo voto ma chi gli andava evidentemente stretto, chieda – in compagnia dell’ineffabile Giorgia Meloni, sempre pronta ad accodarsi alle battaglie di retroguardia – l’impeachment di Sergio Mattarella è la controprova che siamo di fronte a dilettanti allo sbaraglio e che gli indecorosi attacchi al Quirinale per mascherare il proprio fallimento altro non sono che una medaglia in più per il Capo dello Stato. Grazie ancora, presidente Mattarella.
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La mal informazione regna sovrana. È stato ribadito a più riprese il fatto che l uscita dall euro non è un idea presa in considerazione né dalla Lega né dal movimento e né da Savona. Anche se di parte, potrebbe tranquillamente non mentire agli italiani, argomentando con idee che non vanno contro la realtà dei fatti le sue opinioni.
Lei dice che la vicenda avrebbe dato prova, per le forze di maggioranza, di "inequivocabile dilettantismo che nelle prossime elezioni gli italiani ricorderanno". Io credo, in effetti, che gli italiani si ricorderanno, si, alle prossime elezioni, di quanto accaduto, ma non nel senso da Lei previsto (auspicato?).
Si appunti, La prego, Dr. Locatelli, questo commento. Ne riparleremo a nuove elezioni avvenute: vedremo chi avrà fatto la giusta previsione.
Buona giornata