Segnano il passo le Borse europee, oggi orfane di Francoforte chiusa per festività. Piazza Affari arretra dello 0,3% poco sopra i 17.600 punti. In terreno negativo anche Parigi –0,8% e Madrid -1,1%. Fuori dall’area euro Londra -0,2%.
Continua, complici i black out di produzione in Nigeria, l’ascesa del petrolio, ai massimi dallo scorso novembre: il Brent sale dell’1,8% e si porta su nuovi massimi da novembre a 48,71 dollari il barile, dopo avere guadagnato settimana scorsa il 5,4%.
Il cambio euro dollaro è stabile sul livello di venerdì a 1,131. In attesa della presentazione nel pomeriggio del piano industriale della banca che nascerà dalla fusione tra Bpm e Banco Popolare, Piazza Affari è movimentata dal nuovo capitolo della partita sul Corriere della Sera.
Diego Della Valle (titolare del 7,32% del capitale), Mediobanca (6,25%), UnipolSai (4,59%), Pirelli (4,43%) hanno raggiunto un accordo con Investindustrial di Andrea Bonomi per il lancio di un’Opa su Rcs al prezzo di 0,70 euro per azione. Le azioni dei quattro soci (in tutto il 22,6% del capitale) saranno apportate ad una newco che, grazie ai mezzi freschi apportati da Bonomi, lancerà l’offerta sul restante 77% circa. Investindustrial controllerà il 45% della società, il 55% sarà nelle mani degli attuali quattro soci, suddiviso in partecipazioni del 13,75% ciascuno. L’offerta si contrappone a quella di Urbano Cairo, che invece ha proposto uno scambio di titoli a 0,52 ai valori attuali. I titoli Rcs Media Group, sospesi nella mattinata, sono tornati in contrattazione alle 12 e 30 con un balzo del 20,17%.
In forte rialzo Telecom Italia che guadagna il 2,7%: la società ha pubblicato una trimestrale deludente ma ha alzato l’obiettivo di taglio costi da qui al 2018 da 600 milioni di euro a 1,8 miliardi. Il mercato apprezza l’impegno del nuovo ad Flavio Cattaneo per migliorare la redditività.
Ancora diffusi ribassi nel comparto bancario. Scendono Banco Popolare -2% e Banca Pop. Milano -1,6% mentre si tiene in cda per l’approvazione del piano industriale del progetto di fusione. Intesa perde il 2,1%, Unicredit -3%, Ubi -2,9%. In calo UnipolSai -1,5% e Generali -0,7%. Netto ribasso di Anima -1,3%.
Brusco calo di Exor -4%: stamattina Kepler-Cheuvreux ha abbassato il giudizio a Hold da Buy. Target price giù a 32,5 euro da 34 euro. La finanziaria ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di competenza a 201,1 milioni di euro da 40,6 milioni.
Fiat Chrysler scende del 2%, StM -0,8%, Leonardo -0,4%. Sull’onda del rialzo del petrolio è positiva Eni +0,12%, Saipem -1,3%, Tenaris +0,5%. Enel scende dello 0,6%.