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Londra brilla con JustEat, Milano si consola con Poste e Tim

Pixabay

Euforica Londra, piatte le altre piazze europee, con l’eccezione di Milano che è in rosso -0,59% (21.709 punti), mentre Wall Street viaggia contrastata. La prima seduta della settimana che avrà il suo apice dopodomani con le decisioni della Fed sui tassi, si chiude così: il Ftse 100 guadagna l’1,84%, galvanizzato dal calo della sterlina e dal maggior rischio di una Hard Brexit, mentre il primo ministro Boris Johnson vuole un nuovo accordo commerciale con la Ue. Il cambio fra euro e divisa inglese favorisce la moneta unica in area 0,910. Contribuiscono alla performance odierna della piazza londinese Lse +15,3% (prossima all’acquisto di Refinitiv per 27 miliardi di dollari) e JustEat +22,7% (pronta alle nozze da 9 miliardi di sterline con takeaway.com).

Piazza Affari arretra, zavorrata dalle banche, dai petroliferi e dai titoli esposti alla Cina. Fra i temi del giorno infatti c’è la ripresa dei colloqui sui dazi a Shangai fra Usa e celeste impero, ma le distanze tra le parti restano ampie e i mercati, pur sperando in un riavvicinamento, sono scettici sulla possibilità che le discussioni portino a risultati concreti. 

Le vendite prevalgono su Prysmian -3,3%; Saipem -3,27%; Unicredit -2,8%; Pirelli -2,5%; Leonardo -2,1%; Stm -1,87%. Bene Poste +1,93%; Telecom +1,35%, dopo il maxi accordo con Vodafone annunciato venerdì, per la condivisione delle torri in Italia. I due gruppi avranno una quota paritetica del 37,5% della nuova società che verrà poi incorporata da Inwit (+5,37%) e resterà quotata. Terna +0,9%; Enel +0,58%; Snam +0,53% 

Fuori dal listino principale tiene ancora banco la vicenda Bio-on, con un nuovo capitolo della sfida lanciata all’azienda bolognese dal fondo speculativo Quintessential. Dopo la pubblicazione del parere positivo di alcuni scienziati sul sito di Bio-on, il fondo è tornato all’attacco su contabilità, licenze, fatturato. Il round è stato però favorevole alla società quotata all’Aim, che segna oggi +25% (30 euro per azione).

In piena stagione di trimestrali Nexi cede lo 0,46% dopo i conti. Fra gli altri perdono quota Brembo, -5,46% e Piaggio -5,66%. Bene Anima, +2,39% e Cir +1,88%. Seduta debole per il secondario italiano, con lo spread fra Btp 10 anni e Bund che risale a 197,7 punti base (+2,32%), e il tasso del titolo tricolore a 1,57%.

Stabili le materie prime. il petrolio tipo Brent è a 63,5 dollari al barile; l’oro al momento oscilla intorno 1420 dollari l’oncia. Euro-dollaro in azona 1,1139, mentre Donald Trump torna all’attacco della banca centrale Usa, che al confronto delle banche centrali di Europa e Cina “non fa nulla o farà ben poco. Molto male!”. Mercoledì la Fed potrebbe decidere di tagliare i tassi per la prima volta dal dicembre del 2008 e, secondo il CME FedWatch Tool, c’è il 73,9% di probabilità di una riduzione del costo del denaro di 25 punti base al 2-2,25%. Una giusta prospettiva secondo l’ex governatore Janet Yellen. 

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