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Londra 2012, oro di Molfetta nel taekwondo e argento di Russo a pugilato: 23 le medaglie azzurre

Nella penultima giornata olimpica arrivano per l’Italia la 22esima e la 23 medaglia, l’ottava d’oro e la settima d’argento. Il metallo più pregiato è conquistato dal 28enne pugliese Carlo Molfetta, che ha portato per la prima volta i colori azzurri sul gradino più alto del podio nel taekwondo, disciplina nella quale vantiamo ora tre medaglie grazie a Mauro Sarmiento (argento a Pechino e bronzo qui a Londra). Questo oro, bellissimo e solo parzialmente aspettato, consente inoltre alla spedizione azzurra di eguagliare, con un giorno d’anticipo e ancora qualche cartuccia da giocare, il bottino di vittorie a Pechino 2008.

Per quanto riguarda le medaglie totali, siamo ancora sotto (23 a 27), ma nell’ultima giornata sono in arrivo due medaglie sicure (Cammarelle nel pugilato e il Settebello in finale a pallanuoto) e un altro paio possibili, che potranno permettere all’Italia di eguagliare o addirittura migliore il bilancio di quattro anni fa.

La storia del ragazzo pugliese è di quelle che meritano attenzione, visto che si era presentato da favorito già all’Olimpiade di Atene 2004, quando però si fece sorprendere dall’emozione e venne subito eliminato. In Cina invece Molfetta neanche ci andò, a causa di un infortunio che lo ha costretto a ben quattro operazioni ai legamenti. Un vero e proprio calvario, ripagato con la grande gioia di ieri.

Non ce la fatta invece, neanche questa volta, a salire sul gradino più alto del podio il pugile campano Clemente Russo, sconfitto nettamente in finale nella categoria pesi massimi: è ancora medaglia d’argento.

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